mercoledì 22 luglio 2020

Conte Nerazzurro.

Dopo 100 ore di negoziato, con notti insonni, ciuffi mai eletti ma spettinati, siamo costretti a commentare una partita tra le più lunghe della turbolenta storia europea. Intanto, secondo il mantra caro al Conte nerazzurro, l'abbiamo giocata senza un riposo sufficiente rispetto alle altre. I frugali avevano dormito una notte in più. Casalino li ha controllati. Il primo grande sconfitto è naturalmente Salvini. Originale pensiero finora mai espresso. La Meloni per convenienza, viene risparmiata, lei ricambia lodandovi. Il Banana party, si dissolve, dopo i voti e promesse del Cavaliere. La stampa e propaganda colorata d'azzurro, è più allineata di Zingaretti. Un partito padronale schiavo dei suoi interessi. La collocazione nel centrodestra era dettata dalla posizione del nemico, definito come magistratura democratica. Dopo cinque giorni e quattro notti di negoziato. alle cinque e mezza del mattino i 27 leader degli Stati membri hanno trovato un accordo sul bilancio dell’Unione 2021-2027 e sul fondo per alimentare la ripresa economica. Una vittoria di Austria, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi che hanno ottenuto molti più sconti sul pagamento del bilancio Ue, la diminuzione del numero dei sussidi (390 miliardi invece dei 500 inizialmente previsti) e un meccanismo di controllo sulle riforme presentate dai Paesi per accedere ai fondi. Il cosiddetto freno di emergenza, anche se non sarà così automatico come chiesto dal premier olandese Mark Rutte. Francia e Germania per salvare la loro Europa hanno concesso ai frugali molto più che ai disperati camerieri italiani. Una colossale commedia dei miliardi che scompaiono e riappaiono. Sorge l'impressione che questa Europa sia finita. Ne abbiamo tratto un forte vantaggio. Siamo stati alla porta della Merkel con il piattino storico, lo portiamo a casa fino a quando un frugale verrà a chiedere la restituzione. Risponderà..Draghi, con in braccio l'Azzolina.