domenica 26 luglio 2020

Bene, Bravo 10+

La fine della Prima Repubblica ad opera del Pool di magistrati di Milano (Mani pulite) comportò la distruzione del cosiddetto penta partito, ma non ebbe il coraggio di smantellare quel centro di potere rappresentato dal mondo delle Cooperative Rosse, salvato anche grazie al silenzio omertoso del “Compagno G.Greganti”. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, la spaventosa crisi istituzionale, economica, sociale e morale, ha proprio origine da lì. Il potere è stato preso in maniera surrettizia dall’ex PCI, che ha avuto vita facile nell’espandere a dismisura la propria tentacolare influenza in tutti i campi, dalla politica all’economia, all’istruzione alla morale, cambiando dalle radici i fondamenti della nostra società. Così facendo in questi anni non sono stati premiati i più bravi, ma i più servizievoli ed ubbidienti, allevati a Feste dell’Unità e circoli radical-chic. Insomma hanno fatto carriera soggetti che al massimo avrebbero potuto ricoprire il ruolo di consigliere di quartiere ed invece sono stati proiettati ai vertici di enti di secondo grado, o sono diventati addirittura Sindaci, parlamentari e qualcuno persino ministro… una vera sagra dell’imbecillità. Si è costruito un sistema come quello dei “Ladri di Pesaro”, che litigano di giorno, e di notte si mettono d’accordo per combinare i loro loschi affari. Il “Banana” è stato oggetto in questi anni di furiosi attacchi da parte dei magistrati (con scarso successo), ma nel frattempo la Politica si è ben guardata dall’affrontare per esempio, il tema del c.d. “Conflitto d’interesse”, che avrebbe coinvolto sua “Emittenza”, ma anche tutto il mondo e il sistema delle Cooperative Rosse. In questo fertile terreno malmostoso, si sono premiati gli “Utili idioti”; utili perché, come ben rappresentato dalla immagine delle tre scimmie che non vedono, non sentono e non parlano, hanno garantito ai manovratori più o meno occulti di farsi i casi propri, a fronte di incarichi e prebende, strapagati e male affidati. Il Covid ha aperto il vaso di Pandora; abbiamo un Paese estremamente diviso, nel quale persistono aree di privilegio che gridano Vendetta a Dio e che nessuno ha intenzione di smantellare mentre i sacrifici debbono essere sostenuti dai soliti (sempre meno), assuefatti ad essere cornuti e mazziati (tutto il mondo delle partite iva e dei piccoli professionisti). Nessuno, dico nessuno ha il coraggio di mettere mano ai c.d. DIRITTI ACQUISITI. Essi sono come la corona di Napoleone, quando dichiarò: “La corona è mia e guai chi me la tocca”. Il mondo politico è quindi pervaso da una pletora di “ominicchi”, che si aggirano presso le varie corti dei miracoli, elemosinando una candidatura in quanto possessori di biglietto della lotteria dell’imbecillità. Chi tira le fila dei cosiddetti “Poteri forti”, sembra che unga gli adepti in base al grado di servilismo e ottusità, ottenuto in base ad una specie di esame della pochezza. Così giovinotti e giovinette senza arte né parte, si trovano a decidere i destini del Paese, senza averne una minima cognizione. Pensano di essere dei Cavour o dei De Gasperi ed invece assomigliano di più a Pippo dei lupini: lui fece fortuna vendendo la “fusaia”, questi, come diceva Flaiano sono buoni a leccare il culo, ma attenzione… dai e dai, qualcosa s’attacca.
Publio Paolo Scipione detto l’Africano