domenica 31 gennaio 2021

I Ricordi di Melucci

Condivido Maurizio Melucci. Non lo giudico, come inventore di liste, last minute, ruolo che lo rende imbattibile, ma nella veste di amministratore pubblico. Abbiamo collaborato per oltre 5 anni, lui come vice-sindaco, facente le funzioni del sindaco che faceva (anche) il medico ed il sottoscritto, capogruppo diessino, non alla Piccari J. Ha fornito, oggi, al suo Chiamami Città, centro della politica (?) riminese, nell'album dei ricordi, una ricostruzione di quel periodo. Parlo dell'arco temporale che va dal 2000 al 2005. La prima legislatura di Ravaioli. Ricordo che la candidatura del medico, come civico, era "indigesta" a tutti i big (?) del partito. Ci fece vincere ampiamente. Il centrodestra era già in larga maggioranza, mentre i reduci del comunismo erano ampiamente contaminati dai resti della democrazia cristiana e non. Quelli, assieme ai socialisti, che non avevano scelto Berlusconi. Impiegammo anni per sistemare i danni provocati dal "chicchismo radical chic". La Fiera non aveva viabilità d'accesso. Basta questo? La Darsena imponeva un potente motore immobiliare, per essere realizzata. Il Palasport 101 è sorto in mezzo ad un Peep di case. Quello (vero) di Viserba lo abbiamo ridotto e migliorato nella viabilità, prima quasi inesistente. Non abbiamo avuto il tempo però di pedonalizzare i lungomari. Il compito lo abbiamo lasciato al Principe..esteta. Conteremo presto i cadaveri immobiliari, commerciali ed alberghieri. Ho letto che qualche esperto democratico chiede il tracciamento delle vendite turistiche. Chiudete sempre la stalla ..dopo. Melucci vuole togliersi qualche sassolino? Fa bene, ha un bagaglio di mattoni da tirare a chi lo giudica come il..cementificatore. Abbiamo passato anni per mettere in regola opere che hanno consentito al Carlino di definire "Magnifico" il nostro Cagnoni. Melucci ricorda, correttamente, le ragioni di chi ha voluto il Palas nel posto più sbagliato, solo per poterlo controllare. La collocazione migliore era a Miramare. Fui uno dei pochi diessini che lo votò nel referendum. Non ci sarebbe stato quello riccionese che però funziona e nello stesso tempo il Trc avrebbe avuto almeno un alibi per realizzarlo. Dobbiamo devastare un'altra città, la nostra, per portarlo dove comandava Cagnoni. La parte che mi ha fatto "leggermente" godere, massimo consentito, è quando ricorda che avevamo solo uffici stampa istituzionali, non due giornali asserviti e sette blog d'accompagno. Il Carlino e La Voce erano fieri avversari. Non spreco tempo nel ricordare le ragioni per cui venne scelto un Palas mostruoso, anche per il debito creato, sparito senza prescrizioni. Sbagliata la collocazione e dimensione. Un errore che sarebbe costata la sparizione politica anche al Bulletto..toscano. Andrea Gnassi, eletto a sindaco poche settimane prima dell’inaugurazione, si “dimentica” di invitare Alberto Ravaioli sul palco. Questo sarebbe il macigno elettorale, lanciato da Melucci che alimenta la guerra intestina nel Pd? Prima volta. Gnassi ha distrutto anche l'organizzazione oltre alla partecipazione. Melucci termina però con una serie noiosa di precisazioni, come chiedesse la grazia politica. Io, diedi le dimissioni nel 2005 e scrissi solo la componente "politica" del mio dissidio. Si fa così, quando non si concorda su niente. Posso dire di avere avuto molte ragioni postume?