venerdì 8 gennaio 2021

Lettera da Bellariva

Ovvero la pochezza dei Fenomeni. Con il freddo anche nomadi e barboni hanno abbandonato l'area della Murri. I sociologi domenicali e gli architetti di contorno, hanno chiuso la fabbrica delle idee strampalate, ma 
I cosiddetti Fenomeni non hanno mai ammesso che, con la Casina ancora aperta nell'area abbandonata, non si registravano visitatori di questo tipo. Aree ed edifici abbandonati sono terreni di caccia e riposo per gli ospiti di Bellariva. I Fenomeni locali, non hanno comprovate specializzazioni, si limitano a distruggere il lavoro degli altri e sono isolati per paura del contagio. Li riconosci, sono costretti a fare gruppo. La loro strategia, colma di pochezze, ha prodotto il niente che ha distrutto la frazione, definita turistica. La Casina venne chiusa per presunti lavori abusivi. Senza ritardi ed omissioni, fu trattata come fosse il problema più grave, in una zona conosciuta come paradiso sociale. Centinaia di cittadini la usavano per compleanni, matrimoni, feste, riunioni. Erano pericolosi delinquenti o barboni per le retate da articolo? La Murri meritava migliore fortuna, Occorre un libro per raccontare pastrocchi, bugie, promesse, fallimenti e le indispensabili regalie, volate in 50 anni. L'ultima trovata è quella di trasformarla nel pre-cimitero degli anziani. Morire sul mare è un privilegio per pochi. Bellariva avrebbe già, nel piano regolatore, una destinazione compatibile con Case di Riposo e Sepoltura. Ma attenzione è arrivata la Nuova Ditta. Ha previsto qualcosa su tutti gli immobili abbandonati. Un pronto soccorso immobiliare. I Fenomeni, stranamente, non parlano dell'area ex lavaggio, regalata con il Pacco Murri e riempibile con 200 appartamenti. A chi andranno?
I Normali di Bellariva