domenica 31 gennaio 2021

The Last Battle

Lo dico subito come è mio stile: sto col vecio! Sto con Maurizio. Se poi questa resistenza durerà il tempo di un attimo, timida come un ballo delle debuttanti alla corte dei cadetti, la vecchia guardia sa dove schierarsi. Essia con il vecchio leone comunque vada. E lo sia ancora di più visto i protagonisti. Melucci non ha solo il diritto, ma il dovere di combattere questa battaglia, perché è identitaria. Non è solo un aggettivo caro alla destra. L'identità è un'appartenenza senza la quale non si esiste politicamente. Dopo l'ultima scissione il partitone è diventato una balena bianca, e da tempo il capitano Achab non le da più la caccia. Ci siamo sempre seduti dalla parte del torto anche quando avevamo ragione. Adesso basta! L'individualismo e il leaderismo esasperato hanno condotto al nichilismo, male oscuro che colpisce indifferentemente destra e sinistra come un virus letale. Assisto malvolentieri a questo fenomeno, ma sento la necessità di schierarmi soprattutto dopo che vedo la ribellione del finto civismo. Sto con Melucci e ancor di più sto con Biagini! Mi schiero dalla sua parte perché credo avrà la dignità politica di non spartire più nulla con certi soggetti che hanno fatto della città una barzelletta portata in tv da Saviano. Rimini è contendibile davvero... Qualcuno dovremo pur ringraziare. Io non ci ho messo dieci anni a capire ciò che era chiaro già nel 2011. Non mi è permesso tornare indietro, ma certamente guardare in avanti sì . Non ho spazi per il perdono del "ghe pensi mi", esercizio di una estetica da borgo fortunato. 
 P.S. Se al ballottaggio dovessi scegliere fra il candidato vero della destra e quello finto, sceglierei quello autentico. 
P. S. Finalmente (non) ha un lavoro (cit. La Voce?)