domenica 17 gennaio 2021

Il Power Ranger

Sempre sia lodato. Quando ti aspetti l'efficienza Lombarda o il pragmatismo Veneto, e ti ritrovi Di Lorenzo e Mauro, il brodo con cui Morrone prepara la sua minestrina per gli elettori Riminesi. Evidentemente l'alternativa leghista preferisce impegnarsi (e logorarsi) nella scelta di capi e capetti all'interno del suo privè, come se bastasse venerare il Power ranger di Giussano (sempre sia lodato), per mutare lo status quo. Per la sua strategia politica, negoziare la sconfitta è più di una opzione, una opportunità, e ripartire da burocrati di terza/quarta fila, estende il muro, pressoché invalicabile, eretto dall'abile costruttore e custode del Santo Graal Romagnolo, a difesa della sua deficitaria classe dirigente, ancora espressione politica di quella che al 3% si dissetava alla sorgente del sacro fiume, fra trote e delfini. L'obbiettivo? Mantenere o acuire le distanze presenti da quelle risorse professionali liberal, provenienti dalla società civile, giustamente restie a impegnarsi, con il rischio di rimanere invischiate o peggio, complici, in una politica fatta di personalismi e protagonismi, di opposizioni questuanti, di "facilitatori" e segretari in regime di proroga. In questo periodo storico in cui il coraggio morale è più raro del coraggio fisico, la politica necessita di outsider, persone prima che politici, che ragionino fuori dagli schemi consueti o li rompano, non di caporali. Finché la lega non deciderà di cambiare aria alle stanze dando il via a una Morronexit, la questione sarà ancora tra chi deve apparecchiare e chi servire al banchetto del vincitore, magari di una nuance diversa, Paesani ? Tipo Mario Brega, ma antipatico. Sarà il Protagonista o solo un caratterista di contorno ? Nel frattempo, i "CiVivo" riaffiorano, i pentastellati muti, e Sacchetti copincolla Gennari a Cattolica. Come da copione. Sempre sia lodato. 
 Il Santo