mercoledì 21 luglio 2021

Ansia da Prestazione

Non è vero che abbiamo fatto una bella partita contro il virus. Lo testimoniano i dati, ammettendo siano corretti, della vaccinazione. Solo la metà degli italiani è vaccinata. Il mezzo milione giornaliero propagandato per 4 mesi è un'altra bugia? A Londra hanno festeggiato il free day, ma loro sono brexit. Letta mostra continue "ansie da prestazione" tipiche degli inadeguati allo sport e politica. Salvini è stato ufficialmente dichiarato omofobo, dalla spiaggia radical chic di Capalbio. L'incontro tra Giuseppi e Draghi è stata l'ennensima sceneggiata a 5 stelle. Aspettiamo la dichiarazione (silenziosa) della Sarti, con copincolla. Occorre una rivisitazione dello scenario italiano. Il bipolarismo non esiste più? Dei protagonisti di allora, sono presenti solo Lega infinitamente più forte e Forza Italia quasi sparita. Il Pd è una brodaglia, frutto di innesti antitetici con la storica sinistra. Permette però al segretario di turno, in attesa di Bonaccini, l'interpretazione dell'offeso dall'omotransfobia di Salvini. Penosi attori in mutandine arcobaleno. Il nostro Principe ha finalmente trovato il fronte ideale. Ha mescolato qualche giardinetto finto, con le palme egiziane, componendo la più stupida sceneggiata da lungomare. Pavimenti e strade già da rifare. Si sono rovinate in attesa dell'inaugurazione elettorale. Per fortuna hanno a disposizione il migliore valletto delegato e pronto a tutto per un selfie. Fa però meno danni dell'assessora al monopattino. Mandarli a casa, sarebbe un divertimento elettorale, se "tutti" capissero l'importanza del momento. Lo diciamo da troppo tempo, finiamo per crederci: non vogliono vincere. Credo sia molto peggio: non sanno vincere. Lucio Paesani è il nemico del regime. Ne hanno sempre un disperato bisogno. Quando non lo trovano allora candidano Jamil e non bastasse, l'esperta tibetana, con la Lisi, nemica di turno. Però il Carlino non s'accorge, usa elegantemente leoni castrati e soprammobili curiali frutto della consultazione quotidiana e strategica con il Nanà di Gnassi. Spero che le elezioni si esauriscano prima possibile, con il terrore di cadere dall'originale ad una fotocopia assunta per paura e mancanza di alternative. Il vecchio amico-compagno Giorgio Grossi è sull'orlo di una crisi d'astinenza politica. E' passato dai Chicchi, Gambini, al successore dinastico di Gnassi. Lo capisco, lo stesso trend della nostra squadra calcistica. Date a Brasini e siete in serie D. Se va bene.