mercoledì 28 luglio 2021

Senza Gnassi

Senza Gnassi ed il Summer Pride. Tutti i partiti e perfino il movimento rivoluzionario (?) accovacciato nella cuccia del peggiore nemico, mostrano difficoltà a scegliere il candidato per i
l mestiere del sindaco. I nominativi, difficili da pronunciare, sono passati dal regionale, ai "tavoli" da briscola nazionale, mostrando la carenza del personale allevato. Un dramma ed una impietosa fotografia della debolezza politica. Lo attesta la scelta del "fenomeno" Draghi. Calcisticamente, per ingaggio ed importanza, sarebbe un Ronaldo. La propaganda ha buon gioco nel gestire il terrore sanitario e la strada spianata, pompando l'ennesimo premier mai eletto, ma incoronato dalla sua Europa. Al "popolino" regalano l'assurda divisione tra no vax ed il resto dei cocali. Giocano con le nostre vite trasformate in squallide statistiche quotidiane. La vaccinazione partita tardi e male, mostra numeri, ammettendo la correttezza, impietosi. Non hanno più la Gran Bretagna per consolarsi. Il mestiere del sindaco è pericoloso. Per il reddito che consente ed i rischi giudiziari assicurati, ad una sola parte, respinge le velleità, non le firme, di avvocati ed imprenditori famosi. Paesani è partito per primo a suon di schiaffoni sardinati, alla moglie. Aveva già subito il trattamento obbligatorio. Lo ha fatto per salvarsi ed aiutare il suo mondo. Un compito da premiare con il voto, trascinando al governo della città, la componente strategica: imprenditori, negozianti, gestori del turismo e commercio che ci hanno proiettato ai vertici mondiali. I bagnini vogliono rifiancheggiare il Pd, forse per l'ultima volta, prima di essere "banditi" (da bando) come la cartina di tornasole della complicità. Ci vuole anche esperienza e conoscenza del prodotto che devi maneggiare. La figura di Ceccarelli, sindaco confinante, in una città molto simile alla nostra, la garantisce. Abbiamo di fronte, come prepotente regime piddino, una sgangherata combriccola, composta all'ultimo momento da un commissario romano. L'esperta tibetana con Jamil, il nome difficile da pronunciare e forse digerire. Attenzione però, dietro ballano ancora i lupi della grande distribuzione, servizi dorati, un monopolio creato ad Hoc et Hera. Luce, gas, rifiuti e..pale eoliche. Il primo cadavere immobiliare da sistemare sarà la ex Questura, arrivata da ferma, a valori mostruosi. Poi arrivano Mercato Coperto e (forse) le Colonie. Hanno trovato anche la società. Insomma la città volerà con i mattoni..però green. Attenzione al voto. 
PS Jamil e Indino: una discoteca per due.