mercoledì 21 luglio 2021

Il Malessere di Rimini.

Il Malessere di Rimini è il titolo sanitario ma preoccupato, usato dalla componente curiale, ciellina confluita nel gnassismo, consegnata alla Gloria Lisi. Disoccupata di lusso, ma vendicativa. Ho letto sul social che spesso mi blocca, seguendo ordini della Riccione finita all'opposizione, un appassionante articolo di Francesco Pancari per NewsRimini. L'autore mi scuserà, non lo conosco, suppongo solo cosa voti. Una visione del calcio e delle vicende di Rimini, intesa come società calcistica, non dissimile da quelle della città. Vista e raccontata però con spirito penitenziale e perdonista, tipico di quelli che non sanno più come giustificare il sindaco, tantomeno perchè si debba votare il suo successore. Sicuramente appassionato, scrive però più da tifoso di Gnassi che confessore di Rota. L'attuale presidente conta come il mio Morollino. Doveva occupare il posto di quel "matto" di Paesani, capace di fare anche il sindaco se non ci fosse l'ostracismo di Indiana Jones. Bello l'incipit di Pancari, una orazione funebre congiunta: Siamo qui adesso. Ancora una volta siamo dove non vorremmo mai essere e però ci siamo, come la nostra storia, fatta spesso di delusioni. Vero, complimenti. Chiedo ancora scusa ma cosa c'entra il tafazzismo da lei citato? Hanno voluto consegnare la società, quasi costringendo ad accettarla, con la certezza di fare solo campionati amatoriali. Il calcio, anche se spesso non sembra, è una industria che muove passioni, miliardi e ..fallimenti. Noi siamo piombati nella classifica che ci compete, come capitale delle incompiute. Volete un elenco delle opere fallite? Quando andrete a votare, portate il breviario.