sabato 31 luglio 2021

Un Comunista Vero

Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista italiano, è l'espressione del  comunista moderno. Gode del vantaggio di non avere concorrenti, rimane però un genuino rappresentante di un grande partito scomparso per diventare democristiani. Ha colpito, con falce e martello, il green pass di Draghi, definendolo uno strumento per ricchi. C'è una Italia che si può permettere il Qr code ed un tampone all'ora, con 22 euro. Parliamo dell'alta velocità e poi da due anni a Rimini ..spugnettano con un Metromare che non sa nemmeno curvare. Però ha decespugliato Riccione. Non ci sono  colpevoli. la Sindaca Tosi, eletta dal centrodestra, forse in un momento di disattenzione, ha dimenticato una paratia aperta ed è successo il finimondo. Finisce in niente anche l'eco di Palamara. Torno al compagno Rizzo ed al sano concetto di mobilità popolare. Parliamo di alta velocità ed i treni regionali fanno schifo anche con l'obbligo del green pass. Se uno è ricco potrebbe fare tamponi tutti i giorni e non vaccinarsi. È libertà? È un’Italietta, lo era quella di Giuseppe Conte e lo è anche questa di Mario Draghi. Se volevano fare il vaccino obbligatorio lo dovevano dire e si dovevano prendere la responsabilità nei confronti degli eventi avversi. Qua si vuole avere la botte piena e la moglie, degli altri, ubriaca. E' vero che per Marco Rizzo è  facile, come segretario di un partito del 3 (?) per cento, non al 33 come quello del mio idolo Enrico. Fu l'inizio di una serie di disgrazie. E' successo a Matteo Renzi e perfino ai grillini, pentastellati dalla fortuna. Fanno una fine penosa. Spariranno piano piano, lasciando, come le lumache, scie di oleosa stupidità. Un rimpianto per la vecchia politica delle sezioni, non quella, sempre aperta, del Carlino. Anche la vittoria agli europei è diventata l'occasione per una Notte Azzurra, naturalmente senza infetti. Ma è pensabile che i comunisti possano odiare l'Italia? Arrivo a dire (io) che sono stati i primi ad affermare: prima gli italiani lavoratori. Sbarchi concordati, ong alla caccia del falso migrante, Lampedusa che scoppia sempre, poi però qualcosa da guadagnare nel miliardario mercato c'è. Il Comunista, simpatico a tutti, per mantenere le giuste distanze politiche, se la prende con la Meloni che non condanna i "residenti" fiscali all'estero, specie i vincitori di trofei e medaglie. Difficile fare il comunista, è come tentare di cambiare Rimini. Sembra la Città di Penelope. Uno cuce, l'altro disfa. Jamil pensa di godere al primo turno.
PS Foto: Metromare Rosa. La Festa è Immune.