lunedì 12 luglio 2021

In Attesa

Tutta la stampa e Repidee sono ancora in preda alla sbornia europea. La propaganda piddina che svolazza dal Carlino ai giornaloni in attesa delle vere elezioni, si è accodata facilmente. Camaleonti della notizia. Il terremoto non c'è stato, solo nella Lega, ma piuttosto vero di fronte a Ravenna, 60 miglia dalla costa. Pur di omettere la descrizione dello stato pietoso del grillismo diarchico, è meglio parlare (bene) di Mancini. Eppure il Mancio non è allenatore politicamente corretto, come quella nullità di Prandelli che si sarebbe inginocchiato tre volte. Non lo era come giocatore, solidarizzava poco. Insomma dicono sia piuttosto del..centrodestra, a sinistra ha giocato troppo. Sto cazzeggiando, come insegna il maestro Santini, complice un vino che non ha rivali quando si discute. Sono/siamo in attesa del parto gemellare che dovrebbe uscire dalla gestazione romana di una maggioranza nazionale. Il giornalista di punta e penna piddina trepida. In redazione, si dice, facciano il tifo per Indino, il double face della candidatura. Il Pd, lo racconta, l'amico ed ex compagno Giorgio Grossi, con un lessico da Rinascita, ha solo fintamente chiuso la faccenda, complice una scandalosa ricostruzione dei fatti avvenuti. Totalitarismo da paura. Altro che le primarie. Chiusi in una stanza a firmare il documento di Boccia. Melucci ha inviato il "fido" Magrini, mentre Jamil era assistito amorevolmente dall'avv. Gnassi. Il vincitore era già designato, sarebbe stata una sconfitta in partenza per una campagna elettorale, fondata sul fallimento decennale. Io tifo per Lucio Paesani. L'unica espressione della politica locale interpretata da un protagonista del "Riminismo". Quello da operetta, cartelli, slogan e promesse finisce con il Principe. Dovremo ricostruire la città, sperando riesca meglio di quella abbandonata. In qualsiasi oasi 
turistica, "distrutta" in piena estate, anche se non sembra, gli autori venivano inseguiti sui..lungomari. Se passavano dalla Via Palotta li prendevi alle sbarre.