venerdì 23 luglio 2021

Giustizia Demaniale

Si passa dal niente, al troppo, sempre incomprensibile. Difficile perseverare su un argomento che questo blog ha trattato da anni, rompendo il silenzio della propaganda cortigiana. Toccare il tasto sabbioso, da noi è come criticare il Magnifico. Lo puoi spogliare, non contestare. Il tema delle concessioni demaniali è diventato dirompente  dopo l'approvazione della Direttiva Bolkestein. Ricordo ancora, ma inutilmente, che riguarda l'immensa platea dei "Beni e Servizi" pubblici dati in concessione. In Italia ha avuto risonanza per avere "molestato" la potente casta in canottiera. I chioschisti sono sempre stati al riparo. Cosa dice di nuovo la Direttiva? Direi meno di niente. Stabilisce una cosa ovvia. Al termine delle concessioni in essere si "devono" indire bandi con pubblica evidenza, per l'assegnazione. Sono scattate le proroghe. Le prime comprensibili e giuste. L'ultima ...fino al 2033. La gestiranno Mattarella e Draghi. Il governo dei "quasi" tutti si tiene alla larga dagli ombrelloni e brandine. Ha altro cui pensare. La Cartabia conoscendo i Palamara, quasi irride i "giustizialisti quotidiani". Quelli delle manette per farti confessare come fossi un pentito di cose mai fatte. Argomento più divisorio del green pass. Non esiste partito che lo affronti per risolverlo correttamente. Dopo mesi di silenzio, come la Sarti, vorrei ricordare come stanno le cose: esattamente come le abbiamo lasciate. Un piccolo particolare, mi ha spinto a riprenderlo. Il governo gialloverde prorogò il termine delle 17.594 concessioni demaniali al 2033. Letta, da Capalbio, non lo ha mai contestata. E' un esercito di voti. I taxisti sono molti di più.  A Rimini sono 250 zone, alcune trasformate in stabilimenti. I chioschi una quarantina, per mantenere in vita confesercenti. Volutamente non parlo dei canoni. La precedenza la concedo alla giustizia demaniale. Una magistrata del Tribunale genovese ha richiesto alle procure competenti di "indagare" su tutti gli stabilimenti balneari. Dopo avere accolto l'opposizione alla richiesta di archiviazione, presentata da Claudio Galli, titolare dell’unico bagno sequestrato per violazione della direttiva Bolkenstein. Vi immaginate il casino provocato che si aggiunge a quello artatamente presente? La Direttiva Bolkestein farà la fine dell'autore, beccato al cospetto di una invitante bottiglia italiana. Segui le mosse di Draghi e conoscerai la vera Europa. Ha ragione, perchè deve sbrogliare lui una matassa con ombrelloni e brandine, voluta da tutti i partiti? Un Decreto Mussoni votato da tutti. Zan sarà geloso. Anche il mio leader "preferito" non si è sottratto al gioco "io amo il bagnino". Anzi ha portato il Papeete a Bruxelles. Sarebbe molto più serio se cancellassero la Direttiva, ma poi dovrebbero ricompensare quelli che l'hanno rispettata. Insomma un casino di cui nessuno parla, Sono tutti colpevoli di voluta omissione. Un premio alla magistrata di Genova. Prima di finire il censimento passeranno almeno dieci anni. Poi si ricomincia. 

PS Per una volta Gnassi è meno colpevole degli altri. Ha solo seguito la corrente.