lunedì 26 luglio 2021

Delirio Draghista

Il no vax è incitamento alla morte. Con queste solenni parole, copiate dal sillabario del terrore, Draghi riempie il vuoto della propaganda abbandonata da Giuseppi. Diventa ufficialmente il premier migliore, mai eletto. La stampa di regime però si divide. I giornaloni lo adorano, sprizza atlantismo e russofobia. Il Corriere mantiene aplomb giornalistico, simile a quello del nostro Carlino con Gnassi. Adoremus. Salvini e la Meloni sono (quasi ) vaccinati, ponendo fine ad una delle più disgustose campagne mediatiche. Potrebbero chiedere ai grillini in quanti lo sono. Il cosiddetto servizio pubblico con il Buongiorno, lo incensa, mentre pomeriggio e sera sono dedicati alla più inutile olimpiade del secolo. Una Notte Rosa dello sport. Nonostante La Lega sia il più fedele ed onesto partner del governo "quasi tutti", deve subire gli attacchi ed i cazzotti per strada. Non ti puoi ribellare, tantomeno sparare, con regolare permesso. Devi morire in silenzio, per non eccedere nella difesa. Siamo oltre la pazzia. I meriti sono tutti di Draghi, i problemi di Salvini. Un atteggiamento curato attentamente in questi due anni di isolamento. Non si deve votare a costo di trovare un'altra variante, ad un prezzo sopportabile. Accontentiamoci di risolvere il rebus Rimini. Contiamo ancora qualcosa per il passato, vecchie glorie del turismo di massa. Per vederlo devi girare a nord e sud della Città di Gnassi. Ha lasciato l'erede che, per quanto pompato, non esprime le "visioni" del Principe. Ispirazioni, pensieri, dialoghi e..periferie. La più avvincente e breve campagna elettorale della nostra storia. Vince chi prende più voti..cattolici? Sembra questo il dilemma che attanaglia News e
 Buongiorno. La paura di non essere più nel mezzo, ma decisivi. I Fratelli d'Italia sono stati commissariati. L'era del Gioenzismo sembra terminata. Rimanere, spesso volutamente, all'opposizione non fa crescere. Governare insegna anche con gli errori. Gnassi ne ha fatti talmente tanti da essere insignito docente dell'opposizione.