martedì 13 luglio 2021

La Triarchia

Poche stelle ma ristoro assicurato. L’avvocato del popolo, quasi scomparso, finge di essere il leader del Movimento intestato a Grillo, ma deve rispondere, in inglese, anche a Di Maio, detto Gigino/Gigetto. La più furba, nelle ceneri del movimento riminese, è una certa Sensoli, nominata da Bonaccini "esperta" del turismo da spiaggia. Riconoscimento che può spiegare il disastro che incombe sulla nostra attività di sostegno, grazie ai pienoni. Infierire sul grillismo è facile, corri il rischio di non essere esaustivo, considerando l'antitesi tra quello detto, scritto ed urlato e l'attuale situazione ben oltre il tragicomico. La propaganda spera di raccogliere qualche briciola ed attaccarla al Pd. Il partito kleenex, usa e getta. Giuseppe Conte non deve solo dimezzare il potere con Beppe Grillo ma dividerlo ulteriormente con il vero vincitore di questa telenovela, che si chiama Luigi Di Maio. Forte del reddito di vagabondaggio che vede la sua Campania leader nell'assegnazione, ha mostrato l'abilità del giovane democristiano napoletano. Una delle correnti che meglio seppe usare il centrismo e la furbizia. Devo dire però che la Sarti (in silenzio) e Croatti copincollando il parere di altri, non si sono prestati ai giochini, ma hanno guardato solo il lato necessario nell'operazione "Salvate Il soldato Giuseppi". Oggi dovremmo avere finalmente il nome e perfino cognome del candidato leghista. Sembra difficile che riescano a strologarne uno che unisce la coalizione, al primo turno. Dicono ci sia, sul "famoso" tavolo prodiano, anche quello "spinto" dal Carlino. Gnassi dopo avere imposto Jamil, vuole perdere, ma rifarsi con Indino.