sabato 29 gennaio 2022

A Indino

A Indino, quello di Indino. In attesa che il sindaco superi l'esame finale del gnassismo e venga insignito della laurea ad onorem sul lungomare, con la tesi " Da Friburgo alla Palata", occorre riconoscere ad Indino quello che merita come solitario, un pò piagnucoloso protagonista della propaganda in do minore. Partito dalle discoteche (chiuse) che dice di rappresentare, ha toccato i tasti dolenti dei pub, poi ha alzato toni e pianti ed è arrivato ai disastri del turismo, abbigliamento e..automobili. Alle moto ci pensa ancora Gnassi. Ha giustamente ricordato le bollette che le società del gas casalingo ed Hera pigliatutto, ci inviano maggiorate dai regali di Biden. Il presidente che si dichiara guerra da solo. Teniamoci stretto Mattarella. Da una parte l’impennata delle bollette e del costo delle materie prime, dall’altro l’impatto economico della pandemia. Un binomio che costringe le imprese ad aumentare i prezzi col rischio di uscire dal mercato. A lanciare l’allarme è Gianni Indino, presidente Confcommercio della provincia di Rimini. Atto temerario che guasta il quadro dipinto dal nuovo sindaco. Sono migliori quelli di Lino Gobbi. Pensa che una pennellata di rosa possa rilanciare il turismo sparito dal (nostro) mercato. Lo possiamo sempre ammirare Visit Riccione. Le riflessioni, pur tardive, di Indino che ha corso il rischio, subito sventato dal soccorso azzurro, di fare il sindaco piangente, sono totalmente condivisibili perfino dal domestico Carlino, se volesse. Andando avanti di questo passo, dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, le imprese saranno costrette a fare pagare i maggiori costi al consumatore finale. Se lo trovano. Queste querelle da propaganda infantile, stufano più di una "conta" precipitata nel comico. La terra natia del grillismo. Chiederanno di dimettersi? 
massimo lugaresi