domenica 2 gennaio 2022

Una Barzelletta Americana

La propaganda si trova in difficoltà, quando deve difendere la scelta, postale, dei democratici americani e spiegare come sia avvenuta l'elezione del traballante presidente. Non lo conoscevano? Eppure da 40 anni pratica politica ad alto livello. Era l'unico candidato sponsorizzato dalle potenti lobbies dei migliori anche oltreatlantico? Il crollo fisico è imbarazzante e per la controfigura del più potente al mondo, è quasi crudele. Hanno aggravato la soluzione eleggendo una vice di genere e colore, subito scomparsa. A Rimini invece, dopo dieci anni, possiamo scoprire, a rate, gli altarini dell'urbanistica per pochi. Quanti ne racconterà la Gloria Lisi? Una domanda che un giornalista (introvabile) dovrebbe porre. Sono talmente sicuri che non succede niente da essere perfino boriosi. L'incontro in dad tra Putin e Biden è la "Barzelletta" dell'anno. La faccia sorridente del premier russo che ha terminato il gasdotto, (l'amica Germania non vuole farci riscaldare a prezzo calmierato) sprizzava una amichevole comprensione per i turbamenti dell'improbabile presidente. Anche le reiterate minacce ucraine sono  rappresaglie a cui non crede nessuno. La politica estera dell'America dopo i bombardamenti di Obama che concedevano nobel pacifisti, è un disastro terminato in Afghanistan. A nessun presidente è stato mai perdonato un errore di queste dimensioni. E' calato il silenzio anche sulle donne afghane che non possono fare sport. Il resto è permesso. Biden ha detto che se Putin non ritira le truppe ai confini chiama Di Maio. 
massimo lugaresi