venerdì 7 gennaio 2022

L' Uso della Pandemia

L'elezione del Presidente della Repubblica era vista (una volta) come una noiosa seccatura costituzionale. Solo le due robuste interpretazioni di Pertini e Cossiga diedero importanza mediatica alla figura dell'arbitro. I partiti erano i padroni della politica, prima delle monetine (solo) a Craxi e la decimazione del pericoloso democristianesimo di Moro e..Andreotti. Al centro dei turbamenti, come canta Vasco, c'è la sorte del Pd. Un partito degno di fede, con tutti i padri e le madri che può esibire. La propaganda, prima quella chic, ha lanciato le previsioni sulla pandemia che sarà. Il presidente della Camera, un Fico, presto dimenticato, ha comunicato le chiamate al voto. Sarà un brodino allungabile fino allo stremo. Contano sull'aumento dei raffreddori da Omicron. Siamo (quasi) in zona gialla, sembra uno scenario già ripetuto. La moviola dice che arriveremo all'estate e con i pienoni di gente strana, tutto sembrerà quasi normale. Poi si riprende? Nel caso, auspicabile da tanti, che grandi elettori e parlamentari arrivino già infetti, si tramuta in un vantaggio sanitario per i piddini, nati immuni, grazie ai ceppi politici da cui provengono. Le ultime speranze di Letta risiedono in Amato, capace di interpretare Giuda e Salvatore. I grillini regalano l'ennesima dimostrazione del loro successo, dovuto alla ferrea coerenza. Vogliono prorogare Mattarella, sopravvissuto alla richiesta di impeachment. Amato corre, in contemporanea, per due "modeste" cariche costituzionali. Un famoso asino morì per non sapere scegliere. Nel caso (tragicomico) venisse eletto al ventesimo scrutinio, dovrebbe percorrere solo pochi metri dalle due poltrone dotate (anche) di uno stipendio da cassintegrato. Non so come farà a contarli tutti. Temo che la soluzione, definita di riserva, sia quella meno dannosa, rispetto alla possibile nomina del Cavaliere. Scoppierebbe il dramma del Nazareno. D'Alema viene eletto segretario e tutta la sinistra italiana brinderà con il Nerosè. 
massimo lugaresi