giovedì 20 gennaio 2022

Boris Libera Tutti

Il più sputtanato, dopo Trump, dalla campagna disinformativa democratica, è certamente Boris Johnson. Il premier (eletto) che ha mandato a fanculo l'Europa. Doveva affrontare un mare di debiti, fughe finanziarie dalla City e rimanere senza benzina. Panorama più idilliaco del nostro, con l'eruzione delle bollette. Poi è arrivato il virus 5 g e la stampa, con la propaganda allegata, "prevedeva" milioni di morti in Gran Bretagna e perfino nel Commonwealth, ma gli appassionati di calcio vedevano i loro stadi sempre pieni, strade, pub e ristoranti senza green pass anche dal barbiere. Qualcuno ha cominciato a pensare che continuare a votare i carcerieri porta male. C'è anche un altro modo per affrontare la pandemia più pericolosa del nostro secolo. Le bugie svelate saranno il corredo dei prossimi mesi se ci fosse il cambio politico auspicato. Berlusconi è uno di loro. Lo è sempre stato, anteponendo i suoi interessi a quelli della collettività. E' sceso in campo e fi.. per difendersi, questo è vero. Però il mio avvocato vorrei sceglierlo io. Lui non mi rappresenta, anche se hanno inventato di tutto per colpirlo. Avete mai sintonizzato la vostra attenzione su una delle sue tre reti? Ha il merito (politico) sempre interessato, di avere consentito e foraggiato una aggregazione di centro con la destra sdoganata. Da questa considerazione arrivare al patriottismo è esagerato. Non è un mafioso, come il nostro Gotha politico non era una associazione per delinquere. Neanche un esempio da imitare. Siamo nel campo di una delle malattie che non si può curare solo con la Cartabia. Finita la stagione delle bugie non verificabili, le tre dosi diventano inutili se ti infetti come è successo ai miei nipoti. Hanno starnutito e basta, ma ho usato l'esclamazione di Grillo, mentre era occupato a spiegare il traffico di influenze. Malattia anche quella. Boris Libera Tutti, così titolava il blog con le foto più stuzzicanti. Rimane il migliore fabbricatore di news secondo voleri e sapori abitanti al Nazzareno. Si può capire la svolta del Carlino con la gemella Nazione, perfino il Messaggero infatuato di Gualtieri, ma un simpatico intrattenitore come Dagostino, con pulsioni e generi alla moda che tifa per un Pd, intimo del Vaticano e dei preti di famiglia, sembra una eresia anche fotografica. Dopo Djoco può succedere di tutto, anche Draghi ad un party.
massimo lugaresi