massimo lugaresi
martedì 7 febbraio 2023
Sotto Attacco
Che futuro hanno i balneari con l’entrata in vigore della direttiva Bolkestein? E’ la domanda su cui ha ruotato il convegno organizzato al Palazzo del Turismo di Riccione dal titolo “Concessioni demaniali marittime. La situazione giuridica e le prospettive attuali”. Un incontro molto partecipato, in particolare dagli operatori balneari non solo della zona, in cui si è cercato di approfondire le questioni aperte in vista della riforma del demanio marittimo: la gestione delle spiagge, i rinnovi delle concessioni e le gare pubbliche indicate dalla Direttiva europea. Sul tema sono intervenuti Franco Fiorenza, avvocato e consulente (molto bravo) in materia di demanio marittimo, Benedetta Lubrano, avvocata ed esperta in Diritto amministrativo. Il meeting è stato moderato e presentato dall’avvocato Luca Giannini che lo ha organizzato in collaborazione con il comune.
“La nostra spiaggia è sotto attacco, ha detto la sindaca Daniela Angelini. Gentile ma inesperta, ex funzionaria della Cna, associazione dell'artigianato che ha tentato anche il colpo balneare. La spiaggia non è "vostra o nostra", ma un prezioso bene pubblico, non donabile. Se il possessivo è giustificato dalla folla presente e lontana che ha abbandonato il partito, interprete di tutte le parti, nella commedia demaniale, allora è comprensibile e scusabile. Inesperienza, microfono bollente, mancanza di Ubaldi (?) sono alibi convincenti. Le spiagge sono lo specchio del vostro Pd. Avete girovagato tra una proroga inconcepibile e l'assenza di una ricognizione precisa dello stato attuale. Vengono attuati cambi di gestione anche in questa fase oscura. Ormai assodato, dopo 17 anni di meline, che i bandi sono la strada da percorrere, non si capisce però quale strategia volete usare. Aspettate sia la Meloni l'antagonista da combattere? Oppure lasciate al governo oneri ed onori di cui avete goduto nelle maggioranze? Volete accorpare come hanno fatto pochissimi imprenditori, usciti dal paleolitico e realizzare una spiaggia ricca di servizi che la mancanza di spazi nel ricettivo impedisce? Una sintonia tra le due attività è necessaria. Diversificare le zone, secondo le vocazioni turistiche, ma non gettare l'esperienza settantennale di una categoria preziosa per il nostro boccheggiante turismo dei pienoni a comando. Ho letto l'intervento del Sindaco riccionese, la moderna politica lancia rapidamente, ma lascia in sospeso troppe bolle d'aria.