mercoledì 1 febbraio 2023

Juve a Rimini

Nella diatriba calcistica, con un amico e (soprattutto) avvocato Biagini, duro esponente del vittimismo nerazzurro, inventore di passaporti pronti ed arbitri disponibili ad un retribuito lavoro, sono stato costretto ad usare "opinioni" di titolati professionisti, frequentatori/conoscitori della disastrata giustizia. Per quella sportiva, ho capito, nel rapido full immersion, che bastano semplici illazioni. Alla mandria strapagata dei nullapensanti in bianconero, molto meno. Ho rovistato il social mondo e devo dire che anche nella propaganda stravince il Napoli. Giuristi, avvocati, professionisti, giornalisti, imbonitori, hanno tutti la meravigliosa provenienza vesuviana. Molti approdano al nord, arrivati a Torino, passano mesi, anni, ad ascoltare o leggere una massa di imbecilli che parlano tra loro come fossero vietate le intercettazioni sulla Juve. La Messina, con poco Denaro, del calcio. Inseguita per anni, presa e rilasciata, dopo la passeggiata educativa in B, ritorna e vince dieci scudetti, senza prove al contrario. Offesa che deve giustamente pagare. Le forze avversarie, nel panorama italiano, avevano già dato il massimo con Calciopoli. Tutti colpevoli, Moggi di più, eccetto gli arbitri che dovevano condizionare i risultati. Diciamo che è stato un frugale allenamento per colpire meglio, nel momento giusto: il dopo covid che ha dissanguato il calcio televisivo. La Juve, oltre a sbagliare, ripetutamente, presidente, allenatore, giocatori ed il Ronaldo di una categoria con patti particolari, ha la sfiga di avere la procura cittadina che non dimentica le sconfitte per il presunto doping di vitamine, alimentato da montagne di intercettazioni orecchiate e spesso trascritte a..... Sembra il duello finale nei famosi film. Hanno usato il sistema Berlusconi, diventato infallibile. I processi, in particolare quelli (facili) al calcio, si fanno doverosamente nelle piazze del tifo. Noi abbiamo anche l'istruttiva fortuna dei Tre (3) giornali sportivi. Unici al mondo. Il più letto, per caso, milanese, ma molto nerazzurro, "gode" in questo momento. Serve per nascondere i problemi e classifiche delle due squadre meneghine e le loro proprietà. Una è cinese "schietto", pieno di ideogrammi sulle maglie. La via della seta calcistica non fa paura. Nonostante i punti d'appoggio e difesa che ho trovato, siano confortanti, sono straconvinto che la Juve, seguita fino all'Heysel, andrà a fare compagnia al mio Rimini, costringendo il Sindaco a sistemare lo stadio. Un baratto confortante. L'ultimo difensore scovato è il Giudice Santoro, solo romano, ma già Presidente della Corte Federale d’Appello della Figc e del Consiglio di Stato, esperto in materia di giustizia sportiva: Le motivazioni della sentenza della Corte d’appello federale hanno accresciuto i dubbi che già avevo sollevato in precedenza sulla legittimità della revocazione: per giustificare la riapertura del processo devono sopraggiungere dei fatti nuovi che i giudici hanno individuato nelle intercettazioni telefoniche trasmesse dalla Procura di Torino. In primo luogo le intercettazioni non sono utilizzabili per provare illeciti contabili: nella fattispecie, i giudici considerano le plusvalenze, con valori artificiosi dati ai giocatori, degli illeciti contabili con cui la Juventus avrebbe falsato i bilanci.  E poi c’è un secondo aspetto sulle intercettazioni. Non sono ammissibili sia nella prima fase della revocazione, quella rescindente, che chiede l’annullamento del provvedimento impugnato, come ho spiegato prima, ma anche nella seconda fase, quella rescissoria, in cui viene emesso un nuovo provvedimento destinato a sostituirsi al primo. Rimane, anzi cresce il mio sospetto sulla sentenza, già passata nel giudicato della piazza sportiva. Giusto così, il calcio non è un mondo a parte. 
lugaresi massimo