lunedì 6 febbraio 2023

Il Giorno del Giudizio

Già scritto. Si avvicina il giorno dell'ennesimo giudizio "mirato" sulla Juve. Il principio che non vale per tutti è rappresentato dalle maledette, ma permesse, plusvalenze. Su questa consuetudine, alcuni (quasi tutti) hanno costruito castelli cartacei con valutazioni di giovani calciatori dense di speranze impossibili. Questa volta la risposta dei tifosi juventini non è stata la "sottomessa" di Calciopoli, dove sembrava che tutti i torti fossero della squadra bianconera. Il colpevole (perfetto) individuato (facilmente) in Moggi, mentre a S.Siro banchettavano felici e prescritti. Non ho bisogno di invitare il post di Biagini, arriverà con puntini e le solite intercettazioni. Ognuno usa il tifo o la spiaggia, come vuole. Ho trovato in Cataldo Intieri l'avvocato giurista che la pensa come me, da milanista. Già pubblicato il suo pensiero. Non è uno dei tanti che passa vicino al cadavere calcistico quotato in borsa e si rallegrano, convinto che sia solo la versione italiana dello sport più bello al mondo. Lo ritengo un altro specchio (rotto) della giustizia. Il miscuglio tra piazza, tifo e propaganda. Hanno trovato l'aula dove il processo si è sempre celermente celebrato. Direi che lo scandalo calciopolese sia stato una premessa per colpire più a fondo. Significa che la peggiore delle gestioni bianconere sia esente da errori? Ho sempre pensato che Andrea Agnelli, come tanti rampolli di caseggiati famosi, sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dieci scudetti consecutivi sono un oltraggio alla Rosea. Nella spartizione dell'immensa eredità, lo hanno collocato nella società più difficile e pericolosa. Lo Zio, accade anche a Rimini, ha saputo circondarsi di professionisti della gestione societaria o comunale. I tuoi azionisti sono i tifosi, area instabile, spesso antagonista. L'industria calcio è uno zibaldone scandaloso. Le società che possiedono stadi di proprietà sono sulle dita di una sola mano. Le due milanesi "spugnettano" da decenni, ma S. Siro è sempre più vincolato. Hanno venduto e rivenduto a cinesi e finti americani, però possono sempre godere dell'avvocato Gazzetta. Quando va male, si dimenticano. Nel calcio delle plusvalenze è entrata inevitabilmente la politica. A tanti, troppi, sembra che questa volta sia stata una sentenza provvisoria, a senso unico. Le ipotesi di reato (sportivo) devono essere proprio insostenibili. Un emendamento del governo, poi ritirato, e il precedente pro Lotito con cui lo stesso Collegio di garanzia che a breve giudicherà i bianconeri, ha dato ragione alla Lega calcio e torto alla Figc. Chissà se il Coni se lo ricorderà. Tifosi halma, halma, lo dice Allegri (buono!!).
massimo lugaresi