sabato 25 febbraio 2023

L' Opposizione


Dopo anni di illusorie innovazioni, Rimini si sta svegliando, dando vita a dinieghi incoraggianti. Finiscono però per indebolire ulteriormente, l'apparato socio- economico della città. L
a favola inizia con un carro di amministratori impreparati che trovano il punto di forza e coraggio nel Carlino. Trionfa il semplicismo indorato. Viene narrato come fosse impresa strutturale, perfino strategica, resa possibile da una classe dirigente, disposta al piccolo cabotaggio e, coinvolgendo anche l'opposizione cittadina, storicamente debole. Definirla una "forza" significa sopravvalutarla. Piccoli feudi, verniciati con la mutevole espressione partitica. La maggiore forza d'opposizione, venuta alla luce in questi anni, sempre con la comicità è (formalmente) alleata con i gestori del regime locale. Altro connubio destinato a liquefarsi sotto i colpi della casalinga Giorgia. I ras sono interessati al mantenimento dell'orticello preferenziale, spesso gratificato con l'ossicino di maggioranza. Non esiste cabina di regia o periodici incontri per predisporre un progetto alternativo. L'ultima scossa patita dalla sinistra balneare, precipitata nel vuoto del Pd, è stato il pentapartito, ordito dai compagni socialisti. La giustizia democratica, ha fatto scomparire i due attori principali. Il pacchetto azionario in voti, permette mantenersi a galla e qualche volta entrare nel paradiso parlamentare. Cancella i peccati e ristora anche il futuro. La trasformazione della sinistra in quella democristiana di destra, ha permesso al coro sindacale ed associativo di entrare nella mensa degli eletti. Un pasticco culturale che solo un purgatorio, lungo qualche anno, riuscirà ad emendare. I mercenari del voto sguazzano in questo subuteo elettorale. Il consiglio comunale è il ricettacolo delle liste cittadine. Gnassi nato "imparato" nella prima repubblica, ha dominato, godendo degli insegnamenti del Ceis e le istruzioni della grande Mamma Lella. Nel circo cittadino nessuno ha un pedigree pari al suo. La vita, con lui, non è stata avara. Non arriverà ad un ministero, si fermerà però al primo dei sette ristoranti. I Fratelli d'Italia hanno il compito più ingrato: diventare un partito o rimanere di Giorgia.
massimo lugaresi