29 gennaio 2022, con 759 voti Mattarella viene rieletto. Fratelli d'Italia vota Crosetto. Il governo draghiano si è immolato, con il kamikaze Salvini, sul candidato (a tempo?) a traino piddino, per fermare Draghi. Un baratto condivisibile. La Meloni inizia la sua ascesa trionfale, iniziata con l'avversione verso il governo di quasi tutti. Giustamente pagano Pd e Lega. L'ipotesi di dimissioni anticipate, come fece Napolitano, sembrano scomparse, il Pd si trova negli scomodi banchi dell'opposizione per sempre. A fianco ci sono i grillini, con i quali svolgono anche discutibili visite carcerarie, una volta monopolio dei radicali. Le voci su una possibile dimissione anticipata sono cessate. L'unica coalizione che le potrebbe richiedere sarebbe quella di centrodestra. Ci sarebbe una nuova rissa. L'orologio della costituzione, suona sempre in ritardo. La repubblica presidenziale non è l'anticamera del putinismo. I padroni americani hanno eletto, dopo Trump, perfino un Biden. Non c'è al momento nessuno che abbia coraggio e forza di combaciare le due cariche. Non passerà molto tempo prima che l'argomento diventi virale. L'apparizione concordata (con chi?) a Sanremo, ha suscitato silenzi discutibili. Se il centrodestra supera l'esame e diventa coalizione, l'accorpamento delle due alte cariche è realizzabile. Strumento altamente democratico. E'passato solo un anno dalla rielezione di Mattarella, vi sembra che qualcosa sia cambiata? Il Presidente è l'ultima icona spendibile (molto) dai resti del Pd, in versione democristiana camuffata. Bonaccini è la garanzia per un futuro a ritmi più bassi ma uguale al passato. La 4 cittadinanze è un'onda d'urto che apparentemente ferma la discesa, ma conduce ad una guerra di generi e posizioni insopportabili. I radical chic vincono ma a Capalbio trovano le spiagge libere piene di fratelli italiani. La novità che può aleggiare, terminata la guerra su procura, sarà la possibilità che il Presidente, come ha spesso detto, si dedichi a passeggiate e comparse pubbliche, confortate dalla sua corretta prestazione. La Repubblica della Giorgia?
