giovedì 16 febbraio 2023

Giorgia Meloni

I sette giornali ancora piddini, dopo Sanremo, come possono attaccare la Giorgia Meloni? E' arrivato (subito) il paragone (irriverente) con Draghi, mentre il premier sonoramente eletto, ha sbeffeggiato i due leader franco-tugnini in disuso. La Meloni si sarebbe accorta di non essere Draghi e si arrabbia invece di fare politica in Europa. Il presidente del Consiglio ha criticato Francia e Germania per aver escluso l’Italia dagli incontri che contano, ma non capisce che la sua inadeguatezza politica è proprio la causa di questo problema. Un blog per quanto radical chic che ha "ingoiato" Letta, Renzi, Gentiloni, fino ad arrivare alla Mano di Davos, definisce incapace la Giorgia solo per essere leader di un partito storicamente nemico della sinistra, oggi interpretata dai democristiani di una volta? Hanno capito che non c'è più trippa per gatte televisive. L'ultimo banchetto delle bugie è stato il festival dei Fiori e Fedez. Nutro una mia visione (neutra) dello spettacolo canoro e propagandistico, alle volte di un livello indecente. Hanno spostato, senza fatica, il Pd in difesa dei diritti dei carcerati anche per crimini politici. Una sottile e pericolosa linea che conosciamo bene. E' avvolta da tanti misteri mai svelati. Nei 4 processi per Moro abbiamo fatto fochino, fochino. Il nostro premier che, ricordo agli smemorati di Repubblica, è stato eletto dal popolo, ha costretto l'Europa al guinzaglio ad un cambio repentino delle strategie sui temi dell'immigrazione con (solo) approdi italiani sicuri. Chiuso l'Ariston ed assolto Berlusconi, passati i soliti 15 anni di tortura democratica, nessun magistrato viene chiamato a rispondere degli errori voluti e cercati. Dovrebbero chiudere due importanti procure. Rimane sempre quella torinese. 
massimo lugaresi