venerdì 17 dicembre 2010

Albergatrice

Ogni tanto La Voce ospita qualche lettera interessante, oltre ai ganzaroli, adelchi, muccioli troppo schierati per non apparire sospetti, questa mattina il turno intelligente spettava alla Patrizia Balducci, raro esempio d'albergatrice non ingaggiata dal duo Ermeti/Melucci. Si è addentrata nel percorso non facile del Piano Strutturale, in giro promozionale nei Quartieri per adempiere alla comparsata democrat. Ha ragione da vendere e scrivere, gli unici che hanno avuto la possibilità di un'esame approfondito lo hanno bocciato senza pietà curiale, per primi gli ordini professionali, seguiti dalle associazioni dei costruttori, buon ultimo Lombardi, incitatore della prima ora, si è trovato tra le mani un pasticcio impresentabile, solito miscuglio di falsi specchietti etici che nascondono interventi mostruosi. La Struttura non regge è impostata su una mobilità vecchia incentrata sul Trc per non fare dimettere Fabi, se parti da questo assunto il resto cade come la neve che tutti avevano prevista tranne i meteorologi da palazzo, a proposito il Morolli Buono ha donato nella notte tutta la sua riserva di sale che è stata sparsa (?) per Viserba, ha corso per Gnassi aveva un chilo in più dell'altro innominabile. La Balducci senza giri di parole bipartisan che sembrano il lessico della categoria ha stroncato un aborto urbanistico nel quale ad essere onesti si trovano anche pagine sopportabili, rimane il sospetto legittimo e fondato che sia un'operazione elettorale disperata, consegnata nelle mani dell'ultimo dei mohicani del Vate, si brucerà il ditino ambizioso, smetterà d'alzarlo.