martedì 7 dicembre 2010

Indicatori

Ieri si discuteva, se eravamo primi o secondi, la disputa oggi è tra ultimi o penultimi, anche i giornalisti di casa chiesa ed ex seminario sono costretti a giocare con le classifiche ed ammettere la triste posizione che la Città occupa. Gli Indicatori confermano il nostro giudizio, molto più pessimista di quello registrato, vecchio e superato dagli ultimi avvenimenti che si chiamano S.Marino, Carim, Fondazione, Palas, l'impatto di questi disastri/scandali è ancora da registrare nel Sole 24 Ore ed Italia Oggi.  Il problema di questa città è la convinzione delle lobbies che se non trillano i loro campanelli non c'è allarme. Assurda patacata che annulla ogni rappresentativa democratica a partire dal ruolo importante dell'opposizione. Per concedere un esempio illuminante, non è stato per caso che con Cagnoni sotto attacco sui costi e costruzione del Palas dei Debiti, il suo primo e strenuo difensore d'ufficio sia stato il rappresentante dell'opposizione nel Cda. Quello che è avvenuto nel sistema finanziario non necessita commenti, nei settori produttivi e del volontariato la macchina è perfettamente oliata, funzionante con la controparte pubblica, il risultato sono state 72 varianti e una proposta di Piano Strutturale definita vergogna urbanistica. Da vecchi amministratori il consiglio che ci permettiamo di consegnare direttamente ai burattinai saltando i figuranti è di smettere di pensare al personale tornaconto, esiste un mondo, pensiamo sia maggioranza, che i conti elettorali li farà sui risultati, siamo precipitati lontani da Bolzano, troppo vicini a Lamezia Terme. Siamo decisi a votare per A Te Faz, dal centro con la destra non salgono segnali incoraggianti, NewsRimini la campagna l'ha iniziata da tempo, con Arlotti Sindaco sarà en plein margherita, Fabi rimarrà al suo posto.