martedì 7 dicembre 2010

Stop al Trc

L’ultimatum di Ravaioli e di Vitali è scaduto. Roma non ha dato i soldi nei tempi minacciati. Ne consegue che se mantengono quanto detto il TRC non si farà più.
E’ quindi ora di restituire le proprietà espropriate ai riminesi perché attualmente sono tutte di proprietà della TRAM (verificabile con normali visure catastali), i cittadini hanno gravi disagi perché non possono vendere le loro proprietà, se non a particolari condizioni e con grande svalutazione dei loro beni.
Visto che Roma non ha dato i soldi sarebbe questo il momento per uscirne puliti, abbandonare il TRC giustificando che i soldi finora spesi sono serviti per la realizzazione dei sottopassi ferroviari effettuati, che erano compresi nel progetto TRC.
Quando succedono queste cose, sarebbe normale fare un esame onesto della situazione.
Perché Roma non ha dato i soldi?
-         perché non ritiene il TRC un’opera indispensabile?
-         perché è un’opera che non è condivisa dalla popolazione?
-         Perché i vari progetti, a partire dal 1992, non sono più attuali ed i costi stimati sono molto aumentati da allora?
-         Perché i finanziamenti previsti non sono sufficienti e si indebiterebbero troppo i Comuni interessati?
-         Perché esiste già un filobus che fa lo stesso servizio e che andrebbe solo migliorato?
-         Perché anche la ferrovia collega la stazione di Rimini con quella di Riccione?
-         Perché il TRC non collega nessun centro di interesse cittadino?
Queste sono solo poche domande che dovrebbero far riflettere, soprattutto i cittadini che fra poco andranno al voto.
A tal proposito si richiama l’attenzione sui candidati alle primarie. Gnassi pubblicizza un cambio di rotta e sul suo sito sostiene la necessità di fare il TRC. Anche Fabbri, pur non conoscendo il progetto, ha dichiarato che il TRC va “rimodulato”. Arlotti proviene da un Assessorato che ha sempre approvato il TRC, sostenuto dalle giunte di cui faceva parte.
Qui non si tratta di “aria fresca” ma “fritta e rifritta”, in barba ai riminesi. Ed alle loro tasche.

Comitati “Rimini Città Unita” di Rimini
e “No a questo TRC” di Riccione

Rimini, 7 dicembre 2010