giovedì 9 dicembre 2010

Il Ritratto

Nando Fabbri come Dorian Gray, un piccolo ritocco ed è meglio di Gnassi, fotoshop fa miracoli, il coiffeur di Fabi compie il resto. Era prevedibile che la mostra delle primarie costringesse al trucco i partecipanti, al posto dei nastrini arrivano chiome ringiovanite e botulino fotografico, Arlotti sembra esente, il suo tratto deve rimanere dialettale, sarà vincente, sempre che smetta di fare arrivare sms da Lombardo, da sole rappresentano  valide ragioni per non votarlo. Simone Mariotti altro ex candidato radicale della  Rosa nel Pugno che ha finito ingloriosamente per eleggere un Casadei da maggioranza, ha scritto sulla Voce un bellissimo articolo a proposito dei candidati democrat + Gattei. Il Ritratto che ha dipinto è molto vicino alla realtà che noi rappresentiamo da sempre, con il vantaggio di conoscerli benissimo, Simone li ha incontrati attraverso l'esperienza del Piano Strategico, un'espediente melucciano per catturare l'area che rappresenta, con qualcuno il giochino è riuscito, rimane la Merda in Mare a separarli. Sulla Gattei se la cava con eleganza, francamente non abbiamo capito cosa possa servire la sua candidatura in quel gruppo d'apparato, un tentativo infantile di gabellare come democratiche primarie per loro già decise e mostrare una ipocrita apertura verso mondi che sanno di potere poi ingoiare a piacimento, a meno che la Maria Cristina non sia tanto ingenua da pensare di separare le reti con lei in Giunta.