lunedì 6 dicembre 2010

Profondo Nord

Il Piano Strutturale nella sua rapida presentazione ha già fatto incazzare tutti, meno i tre rappresentanti che il Pd spera di portare a Palazzo Garampi. Il trasloco delle cubature da sud verso nord sarebbe da premio Attila dell'urbanistica o da scemo più scemo nell'avanspettacolo, Fabbri in caso di vittoria democrat è già destinato alla Fiera, neanche il fraterno Errani sarà in grado di prolungare la ventennale poltrona del Magnifico, le gambe traballano, l'attesa s'allunga, i danni prima o poi verranno accertati e richiesti, un sana pulizia sarebbe indispensabile, situazione non troppo dissimile da Carim e Fondazione. I due gemelli diversi Arlotti e Nud e Crud si metteranno d'accordo nel caso non improbabile che la vittoria sia risicata, Tiziano sta lavorando, mira al sodo, i volantini di Gnassi nel Comune di Viserba vengono stracciati come manifesti del Piano Strategico, tutti sanno che i destini elettorali del vecchio Comune di Rimini si sono sempre decisi nel Profondo Nord, l'area che ha subito la più grande trasformazione urbanistica e culturale, in pochi anni sono state insediate con le solite varianti infrastrutture che prese singolarmente sono segnale di ricchezza e produttività, messe a caso, spinte dalla speculazione immobiliare bipartsan hanno prodotto un territorio invivibile, il Peep doveva partire assieme alla viabilità, le case sono ormai vecchie, della via Sozzi sono stati costruiti 90 metri. Chi la definisce un immenso dormitorio vede una parte dei problemi, legati all'attività che svolge, altri pensano ad una cura sponsorizzata sapendo che Ravaioli& Melucci ci lasciano un mare di merda, debiti ed una scogliera scapozzata. Il Comune di Viserba può essere una risposta o meglio una speranza, andrebbe a legittimare una realtà omogenea, più facilmente gestibile e guidabile, molti democrat fanno campagna sulle primarie utilizzando questo specchietto, non beccate, è segno di profonda disperazione e paura non certo di condivisione. A dispetto di un pidielle inesistente, i cittadini sceglieranno con intelligenza, la maggioranza non andrà a votare, questo il segnale più preoccupante e nello stesso tempo più giusto.