martedì 7 dicembre 2010

Cercasi Pd

Dai resoconti della comparsata al Teatro delle Promesse dei quattro candidati centrosinistra+Casadei, emerge che non hanno un programma, neppure uno straccio d'idea che li possa unire, l'unico aspetto comune è il disperato tentativo di smarcarsi dal presente chiamato Ravaioli&Melucci&Gamberini ed oggi Biagini. Lo scambio di accuse che sono volate riguardano il tasso più o meno alticcio di contiguità con Palazzo Garampi, da questo punto di vista la Gattei ha pedigree intonso,  candidata nella Lista Rosa nel Pugno, ha permesso anche lei, l'elezione del compagno Casadei, come espressione d'opposizione, quello che s'attacca al Seminario dopo averlo votato con il Bilancio, ma va a ..
Un quadretto simpatico, impostato sul mero opportunismo mediatico, sapendo che in sala, non vi era nessuno da convincere, presenti supporters per opportunità, amici o parenti di fatto e diritto. Potremmo chiuderla qui, sperando che il primo schiaffone arrivi dal numero dei votanti questa burla primaria e che non si bluffi sull'affluenza, moltiplicata per quattro. Al di là dei giochini e del vincitore, il meno peggio è Arlotti, fare un dispetto all'Apparato sarebbe già una vittoria, la rappresentazione in onda è il canto del cigno del partito. E' rimasta una bandierina da sventolare in nome di un antiberlusconismo che altri rappresentano in termini più credibili, a partire da Fini, leader Pd. Se qualcuno vuole giocare come nel recente passato pensando non sia successo niente, il rating elettorale e gli indicatori sulla Città lo smentiranno. Rimini sprofonda nel peggiore Sud,  in molti giurano che i soliti  accordi sulla spartizione delle eventuali poltrone, non reggono, non vi è più nulla e nessuno che possa garantire niente. Ipotizzando come momento di rottura la scelta delle candidature per il consiglio comunale, il manuale cencelli predisposto in ragione delle percentuali di voto, si arenerà sulla presenza dei quattro attuali attori. Sempre in attesa dell'altra squadra in campo.