Il giorno 8 dicembre 2010 sul giornale “La Voce” si legge
nell’articolo che “E’ partita il 15 novembre la diffida per avere i soldi del
Trc”; il Comitato di coordinamento del “Trasporto Rapido Costiero “ chiede,
mediante diffida, al Ministro delle Infrastrutture ed al Ministro delle Finanze
il rispetto degli impegni finanziari assunti con la delibera del CIPE numero 93
del 2006…”, entro il 15 gennaio dovrebbe uscire il decreto che dispone
l’utilizzo di tali fondi.
Diciamo subito che il TRC dal punto di vista economico non
può essere realizzato perché l’importo per realizzare l’opera non è quello che
il CIPE, su richiesta dell’ente trerritoriale, Comune e Provincia, ha stabilito
e cioè 43 milioni di euro a carico dello Stato e 50 milioni di euro (stimato
nel 1996 tra 160/220 miliardi di lire ) a carico degli enti locali, ma costerà
circa 150 milioni di euro quindi gli enti locali si dovranno caricare di un
onere di 107 milioni di euro che per loro è insostenibile, in quanto dicono che
non hanno disponibilità economica.
Un dato: in base all’accordo di programma sottoscritto
l’11/11/2005 in Regione, dal Comune di Rimini, Riccione, Misano Adriatico,
Cattolica, e sottoscritto dalla Regione Emilia Romagna e dalla Agenzia TRAM, le
parti si sono impegnate per un importo complessivo di 33 milioni di euro; ed
esattamente:
il Comune di Rimini con euro 12.910.422,48; pari
al 39,21696%
il Comune di Riccione con euro 5.164.538,99; pari al 15,68790%
la Regione con euro 7.746.853,49; pari al 23,53199%
Agenzia TRAM con euro 7.098.700,08; pari al 21,56315%
per complessivi euro 32.921.544,96 e gli altri 17.078.455,00
euro chi li doveva pagare ?
Non solo nel 1996 L’Assessore Regionale alle infrastrutture,
Trasporti e motorizzazione, disse che l’opera sarebbe costata dai 160
miliardi di lire ai 220 miliardi di
lire; quindi l’opera si può determinare in 93 milioni di euro, cioè in
181miliardi circa di lire, ma eravamo nel 1996 fra l’inflazione e l’entrata in
vigore dell’euro i costi sono saliti alquanto.
L’Assessore Regionale Peri disse, qualche mese fa, che
deviare la
ferrovia Ravenna Rimini da Gatteo Mare a Santarcangelo (10 Km ) e collegarla con la linea Bologna Rimini
a Santarcangelo, non è realizzabile perché sarebbero serviti circa 15 milioni
di euro per Km..
Si può affermare che sono necessari 150 milioni di euro per
i dieci km fra Rimini e Riccione di cui 107 milioni di euro risultano a carico
degli enti locali ed esattamente:
il Comune di Rimini con euro 41.962.083;20 pari al 39,21696%
il Comune di Rimini con euro 41.962.083;20 pari al 39,21696%
il Comune di Riccione con euro 16.786.053,00; pari
al 15,68790%
la Regione con euro 25.179.229,30;
pari al 23,53199%
Agenzia TRAM 23.072.570,50;
pari al 21,56315%
La domanda che la mente si chiede: ma la TRAM dove trova i
23 milioni di euro e cioè i 46 miliardi di lire?
Soldi che gli enti locali non hanno, pertanto, come succede
spesso in politica la responsabilità della mancata realizzazione dell’opera,
che nessun cittadino voleva e vuole, ricade sulle Amministrazioni Locali, ma
queste devono trovare un soggetto responsabile e quindi determinano la
responsabilità allo Stato, che non risponderà perché, si suppone, devono dare
sfogo ai partiti locali.
Per la mancata realizzazione dell’opera noi siamo felici e
contenti perché probabilmente la petizione sul TRC, ampiamente dettagliata nei
suoi aspetti principali, inviata e discussa alla Camera dei Deputati il 1
dicembre 2008 che l’ha inviata alle due comissioni competenti, sta facendo
effetto.
A suo tempo i pompieri dissero che nella tratta unica le
barriere laterali erano troppo vicine al mezzo di trasporto. In tale
situazione, secondo noi, se si dovesse verificare un inconveniente al mezzo e
questo avesse la necessità di fermarsi, per far uscire i passeggeri questi
avrebbero difficoltà ad allontanarsi velocemente dal mezzo e conseguentemente
si potrebbero verificare delle lesioni agli stessi.
Situazione di probabile realizzazione e quindi quando si
verificherà la Procura della Repubblica, dovrà, prendere in considerazione
l’art. 40 comma 2 del codice penale. La situazione che si verrebbe a creare non
sarebbe un incidente colposo ma per il suddetto articolo un incidente
volontario con le relative conseguenze.
Se dovesse succedere che un passeggero muoia, la Procura
dovrà aprire il fascicolo per omicidio volontario. Auguri al futuro eventuale
inquisito.
Torniamo a noi. Il Comune di Rimini, nella situazione
economica in cui versa, dove troverà i soldi per coprire il suddetto importo?
E’ bene comunque, ammesso che i soldi ci siano, che quei 42
milioni di euro da investire nel TRC il comune li spenda per le esigenze
primarie dei cittadini.
L’Amministrazione di Rimini ha già sostenuto costi per circa
8 milioni di euro che sono serviti per pagare i tecnici che hanno operato
fin’ora. Costi che dovrebbero essere messi a carico degli amministratori perché
gli stessi non potevano non sapere che l’opera non era e non sarà realizzabile.
Bernabini Laura
Segretaria
Provinciale
Federalisti
Democratici Europei FDE