domenica 5 dicembre 2010

Parole

Abbiamo spesso usato Parole pesanti per descrivere la situazione riminese: catastrofe, disastro, sciagura, tragedia. La domanda da porsi in vista delle elezioni è una sola, è vero? Al male non c'è mai fine, l'apertura di un sottopasso quando non permette la costruzione di un peep di case diventa un altro disastro, il Presidente del Q2 voluto da Melucci, ammette di non saperne niente, il resto della compagnia dei buchi tace, i tecnici(?) si rifugiano dietro ai voleri delle Ferrovie. Vorremmo ricordare che la direzione lavori delle Fs, non può cancellare le competenze della commitenza in mano al Comune, non fosse altro perchè paga l'opera. Detto questo come è possibile modificare la circolazione senza neppure i cartelli di preavviso (48 ore), come previsto dal codice della strada, chiudendo il P.L. di via Pascoli al momento tutta la zona sud di Rimini non ha un passaggio della ferrovia in sicurezza, forse Vigili del Fuoco, Protezione Civile e/o Prefettura potrebbero dire qualcosa. Sul piano operativo basta fare un giro in loco per vedere l'improvvisazione di questa operazione, l'accesso da via Regina Elena sembra essere riservata a qualche guida indiana che invece di seguire i cartelli si affida alle impronte od al fiuto dei cani. Lo sbocco su via Praga, dopo essere passati per interstizi e budelli, finisce in niente come si trattasse dell'uscita da un condominio. Senza voler entrare in strategie generali sulla mobilità, era noto a tutti eccetto Magrini, che  il collegamento delle zone interessate a questa chiusura doveva essere facilitato realizzando la rotatoria su via Gravina come collegamento con la via Firenze/Chiabrera.
Invece di spalancare le finestre per riempire stanze e teste d'aria fresca o disegnare laghetti e praticelli, sarebbe doveroso iniziare a far funzionare la macchina comunale, ogni giorno una stronzata non ci sembra record invidiabile.