venerdì 31 dicembre 2010

Finalmente

Dei duemiladieci anni d.C., gli ultimi dodici sono sembrati i più lunghi ed inutili per Rimini. Finalmente scorrono i titoli della coda di Ravaioli, uscito di scena Melucci con il tempismo e la furbizia che lo segnano, rimane come testimone male operante, il medico prestato. Altri tre/quattro mesi poi calerà l'oblio sul personaggio, chiuderà la carriera politica non quella sanitaria, usando il titolo libero, ci sono certe voci sul suo futuro collocamento, affari suoi, c'interessano quelli della Città. Neanche il sito e giornali di casa riescono ad elencare un risultato accettabile tratto dai 4383 giorni di un regno fallimentare. La Città consegnata da Chicchi era carente di mobilità ed infrastrutture, con un Prg vergognoso per le disparità di trattamento che conteneva, la visione per quanto discutibile poteva essere aggiornata, cancellando la stronzata del Trc e tenendo il Teatro pronto per il cantiere, si doveva iniziare l'opera di strutturazione e perequazione urbanistica. Siamo all'ottantesima variante, ne manca ancora qualcuna, se reggono i resti di una maggioranza inqualificabile. Sarebbe utile che qualche giornale comparasse l'attuale fotografia dell'ala sinistra dell'emiciclo consiliare con quella d'inizio legislatura, s'accorgerebbe che siamo in un altro pianeta politico con piccoli personaggi senza autore e partito. L'operazione più facile elettoralmente sarebbe conquistare un Palazzo con poche dannose persone da eliminare e molte risorse da motivare. Questi anni hanno segnato uno spartiacque nella macchina comunale che ha raggiunto livelli intollerabili d'inefficienza in alcuni settori, la vicenda dei vigili è emblematica della politica adottata, quando s'afferma che è mancato il Manico s'intende questo, la carenza di un filo conduttore nella gestione della cosa pubblica, i servizi vengono erogati per inerzia o perchè consegnati/regalati a società esterne, cinque centimetri di neve sono stati un disastro. Abbiamo donato Bernabè e le falde del Marecchia a Romagna Acque in cambio del raddoppio del depuratore di S.Giustina, siamo nell'anno Ravaioli 2004, a distanza di sei anni, 43 milioni d'appalto vengono consegnati ad Hera, la società che gestisce, quando abbiamo letto chi ha firmato il contratto abbiamo capito come si fa ad avere il voto dell'oppositore(?) Casadei. Per chiudere in sintonia con lo spirito del nostro sito, non vediamo una speranza per il futuro, all'orizzonte non compare nessun Focchi, quasi mitizzato per assoluta mancanza d'avversari etici, la minoranza/maggioranza è in preda alla Sindrome Renzi, disposti ad evirarsi pur d'affondarlo, segnale della debolezza dei partiti, trasformati in conventicole di venti persone che decidono. La dissoluzione democrat sta assumendo velocità impensabili e pericolose per la democrazia del Paese, un patrimonio di uomini e donne viene sciolto nei congiuntivi corretti di De Magistris e nel botulino di Vendola, ad ogni cimento riformista l'orrendo connubio chiamato Pd perde pezzi e credibilità. Se il futuro è rappresentato da cinque anni Nud e Crud, gli auguri non bastano. Ce li facciamo lo stesso.