giovedì 1 settembre 2011

Era Ora

Quando si parla di province la cosa che nessuno fa notare è che questa istituzione mantiene un doppio ruolo, quello principale rappresentato dal presidente, l'altro meno appariscente ma molto sostanzioso nella quantità è rappresentato dalla miriade di uffici statali periferici, iniziando dalle prefetture. Chiudendo giustamente l'inutile provincia non deve essere automatica la cessazione di questi importanti servizi, ma neanche farla risorgere sotto mentite spoglie come si sta già odorando. In ogni caso non si può decidere un atto così importante dopo le abbondanti libagioni ad Arcore foriere di avventate conclusioni, Errani ha proposto un tavolo di confronto con il Governo, niente da dire, il Vasco Democrat rimane l'ultima speranza per un partito allo sbando sotto i colpi delle verità lombarde. La cura rimane una sola, attribuire alle Regioni, in nome di un vero federalismo responsabile, le risorse, dando mandato di usarle come meglio credono, secondo il modello sanitario, siamo sicuri che il Capo non ci penserà un minuto a cassare i tanti Vitali sparsi per le pianure ed il mare, assieme ad una razionalizzazione degli apparati statali. Con i soldi risparmiati potrebbe ad esempio chiudere la cretinata dei ticket farmaceutici, non abbiamo ascoltato lamenti o minacce di sciopero sindacali a questo proposito, la Susanna Urbinati non dice niente? Non scommettiamo un cent sul passaggio parlamentare che dovrà sancire la chiusura delle province, dobbiamo sperare su Di Pietro e Casini perchè non ne hanno nessuna?