sabato 17 settembre 2011

Marinai di Salvataggio

In questo finale di stagione, abbiamo assistito alle dispute tra marinai di salvataggio e bagnini con il solito contorno di scioperi fatti o minacciati. Il nostro scetticismo nasce dal fatto che neanche questa categoria da sempre cigiellizzata, crede più nel Sindacato, stanno cercando, in mezzo a mille dubbi e difficoltà, di creare una rappresentanza autonoma. Nessuno dei tanti pennivendoli del regime è andato a chiedere a questi lavoratori stagionali, quale sia il vero problema. Proviamo per aiutare la stampa e propaganda dei Chiamami Piccari a citare qualche argomento:
1) Non è apprezzato che un ex sindacalista sia oggi il rappresentante della categoria dei bagnini.
2) Da anni richiedono un miglioramento professionale.
3) Serve urgente integrazione di mezzi moderni di salvamento a quelli tradizionali.
4) Va precisata la posizione giuridica di questa categoria di lavoratori.
Aspetti che messi assieme superano di gran lunga il tema strombazzato degli aumenti economici, argomento che provoca una forte incazzatura, in quanto attribuiscono la colpa alla Cgil, che vuole conseguire un facile consenso con la promessa di farli guadagnare di più, senza mettere in discussione l'impianto storico che li vede in assoluta sottomissione ai Signori della Sabbia, protetti da democrat e pidiellini. Si tenta di fare passare la figura del ragazzotto che fa poco, sta al sole, cucca e prende anche bene. Diventa facile per l'ex duro Mussoni, molto ammorbidito dall'Agenzia delle Entrate, continuare a dire che non serve alcuna innovazione, se arriva qualche sequestro balneare è solo un incidente isolato, il Piano Spiaggia sanerà tutto. Domenica arriva la pioggia, la stagione fortunatamente per Galli e l'Osservatorio più inutile della Provincia che lo paga, si è allungata, la spiaggia è piena di turisti, il mare pulito e frequentato come non mai, le torrette sono vuote, nelle 19 euro giornaliere non è compreso il privilegio d'annegare. Come mai il sindacato non impugna l'ordinanza regionale, in contrasto con quella nazionale legata giustamente all'attività degli stabilimenti balneari? Forse perchè così facendo si riconosce che a discrezione dei concessionari è possibile mettere una bandiera rossa e quindi anche le multe da 1000 euro elevate nel giorno dello sciopero non verranno pagate?