lunedì 12 settembre 2011

Ultimo Anno

Continuare nel solco storico era assurdo, ridicolo, costoso, un'immagine logorata ed un ritorno economico da dimostrare, sparita la diretta scompare, il Capodanno. In buona sostanza non abbiamo un evento in grado di caratterizzarci, prendere come riferimento la notte bianca che si fa in tutte le città italiane, non diventa particolare perchè la coloriamo di rosa. Se la Rai rinuncia a Sanremo, ci sarebbe la fila per accaparrarsi il Festival, stessa motivazione vale per altre decine di eventi, sportivi o carnevaleschi. Trovare qualcosa che ci renda unici non è facile, ancor prima dobbiamo dire cosa vogliamo, se la risposta è per il turismo natalizio, unita ad una certa risonanza, ci dobbiamo chiedere perchè debbano venire a Rimini e pensare se i nostri punti di forza siano decisamente attraenti. La soluzione del Capodanno era facile, noi mettevamo i soldi, al resto pensava Ballandi, saltato il giochino per dieci albergatori, siamo nella domestica merda creativa. La soluzione più logica sarebbe un evento culturale, sfruttando i contenitori sperimentati come Castelsismondo o chiedere un aiuto alla Fiera per inventare una mostra che non ci venga rubata l'anno dopo. La scarsa fantasia al potere ha già deciso che l'Ultimo dell'Anno si tingerà di Rosa, colore talmente usurato che le bambine si rifiutano d'indossarlo. Finirà come al solito, si spenderà di più con la scusa che l'avvenimento avrà dimensioni provinciali, senza essere di alcun ausilio promozionale, se alla fine non si fa niente e ci troviamo tutti in Piazza con Gnassi, sarà un grande spettacolo ugualmente, dopo il Big Bang che sta facendo.