sabato 18 febbraio 2012

Il Dopo Imu 7

Realtà e Stima


Il sito di casa NewsRimini ci informa che a causa di un presunto errore dell’ISTAT, lo Stato, avrebbe determinato un gettito IMU non veritiero. Questa affermazione non ci trova totalmente d’accordo nel senso che, sotto l’aspetto tecnico, la stima fatta dallo Stato è una simulazione del probabile incasso IMU basata su macro-informazioni e, quindi, può risultare imprecisa ma non errata. Il valore ISTAT utilizzato non è tecnicamente errato ma, probabilmente, doveva essere utilizzato con alcuni accorgimenti.Tra l’altro se i comuni, Rimini compreso, anziché fare i conti su quanto andava a pagare un teorico contribuente avessero fatto i conti su quanto restava al loro bilancio, detratto quanto lo Stato si era riservato, si sarebbero immediatamente resi conto di quanto questa nuova imposta sarebbe stata insidiosa per la determinazione delle aliquote. Questa operazione presuppone la conoscenza esatta del patrimonio immobiliare esistente sul proprio territorio notizie che risultano essere ancora indigeste per molti Comuni non tanto per l’esistenza di una reale difficoltà ad ottenerle ed a gestirle ma quanto per una importante carenza metodologica. Gli articoli della saga “Il dopo IMU”, pubblicati a partire dalla fine del 2011 e l’inizio del 2012, hanno messo in evidenza, DA SUBITO, contrariamente a tante affermazioni dei vari amministratori, che i Comuni non avrebbero avuto la possibilità di prevedere una riduzione delle aliquote standard fissate dallo Stato in quanto, per arrivare ad incassare almeno quanto avevano riscosso con l’ICI, avrebbero dovuto necessariamente aumentare le aliquote. Era evidente, fin dalla prima approvazione della Legge, che il calcolo sul valore REALE della base imponibile avrebbe portato a fare emergere le anomalie della valutazione di STIMA sul possibile incasso, che oggi è sotto gli occhi di tutti. Deve però presumersi che ciò sia stato voluto per una ragione superiore come in passato era già capitato, ad esempio, con l’extragettito da fabbricati rurali. Fatti salvi gli equilibri di bilancio si può convenire che saranno apportate modifiche alla legge e che, probabilmente, nella versione definitiva alcuni dei ragionamenti fatti non saranno più validi. Tuttavia questi ultimi mesi hanno dato dimostrazione di come ci sia molta improvvisazione nel gestire la problematica. L’auspicata professionalità che avevamo invocata non è emersa nelle dichiarazioni e negli atti, questo non è un dato positivo per il futuro.
 Fabio Lisi