sabato 25 febbraio 2012

La Cina è Vicina


Vecchia frase in uso nel 68, che si avvera dopo 40 anni, in una logica ribaltata, invece dei comunisti arrivano i nuovi capitalisti. Dopo aver occupato ormai mezza Africa, lo sbarco in Europa è già iniziato, attraverso la testa di ponte approdata in Grecia, le uniche aziende che funzionano sono quelle cinesi, come la gestione e l'organizzazione dei porti che per un economia molto condizionata dai traffici marittimi, significa una fetta importante dell' intero prodotto nazionale. Siamo però convinti che la loro base logistica sarà l'italia, per una serie di questioni, la prima è la vicinanza con l'Africa, in particolare con la sponda mediterranea, sono i primi e privilegiati interlocutori delle rivoluzioni in atto, l'Italia oltre ad essere circondata dal mare è nel cuore dell'Europa ed è facilmente aggredibile. Non sarà più la Cina che esporta, ma che fa sistema, sostituendo i vecchi punti di riferimento, senza colpo ferire, in quanto gli americani poco potranno dire e fare, la loro economia sta in piedi con gli apporti di capitali orientali. Per la Germania diventerà inevitabile ritirarsi in un contesto più ristretto, dovrà cedere lo scettro anche sul piano economico, la questione  non  sembra di poco conto, parlare di art.18 e amenità varie diventerà ridicolo. la metafora manzoniana dei polli di renzo. Anche la chiesa deve porsi in un contesto diverso, il presunto vantaggio che acquisisce nella divisione, rischia però di essere lo strumento per la sconfitta definitiva. Gnassi si è portato avanti con i lavori, nel suo staff si parla il cinese come il tedesco di Friburgo e lo spagnolo di Barcelona.


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