giovedì 16 febbraio 2012

Trino




Il niente, inutile, introvabile Gnassi è purtroppo meglio di quello che c'era prima. La cosa triste è che mentre in giro per l'italia nascono sacche di resistenza capaci di ribaltare l tavoli, a Rimini di questa novità non c'è neppure l'ombra. Tutto si svolge con i soliti riti ed i sacerdoti di sempre, quel poco di nuovo non è mai sostanza, ma immagine, curata all'eccesso. L'ultima  scelta atta a garantire la continuità sarà l'elezione di un ciellino doc a capo della segreteria del pidielle, per garantire meglio lo storico accordo di potere tra le due forze politiche, dal quale tutto scaturisce e si dirama. Avremo per indiscussi meriti tellurici e finanziari, Cagnoni a ricapo della Fiera/Palas, come naturale contraltare e per meriti forse maggiori, Pasquinelli nella Carim,  Maggioli già pronto al sacrificio di un'altra legislatura alla Camera di Commercio, con il sonoro accompagno dei Gardenghi Bugli Pari e l'ingresso del chitarrista D'Angelo. Se speri qualcosa di diverso nei partiti minori, basta dare un occhiata a Sel, pronta a reclamare un adeguato numero di poltrone, con l'unico uomo libero Fabio Pazzaglia, già emarginato. Parlare di Idv riminese è cosa inutile con un Bulletti vice presidente della provincia praticamente invisibile, infierire sulla Lega è come parlare male del prescritto Moratti. Se vogliamo vedere qualcosa che assomiglia ad un'opposizione occorre rivolgersi al  movimento a cinque stelle, privo però al momento di una capacità di proposta, che potrà scaturire solo quando senza vergogna ed alchimie, si costituirà in un partito... moderno.