mercoledì 8 febbraio 2012

Il Filtro


Pur essendo portati a vedere il bicchiere mezzo pieno si fa sempre più fatica a vedere quello che rimane nel boccale come una quantità molto vicina alla metà, a meno di non avere problemi con la vista. Il tempo e la natura rappresentano un filtro che, prima o poi, bloccano quanto di sbagliato,viene fatto e/o pensato dall’uomo. La nostra città ovviamente non ne è da meno e ciò rende ogni giorno di più, la vita, complicata. Un primo caso è il nuovo PSC (lo strumento urbanistico che con molto ritardo Rimini ha adottato) che avrebbe dovuto permettere all’Amministrazione di dare attuazione ad interventi a favore della comunità. Quasi un anno fa ci dicevano che adesso “il coltello dalla parte del manico” era in mano all’Amministrazione ed ora chi vorrà costruire dovrà, prima, realizzare le opere che interessano la collettività. Questa era la soluzione dei nostri Amministratori alla mancanza dei fondi. O meglio i soldi ci sono ma il Comune non li può spendere per via del patto di stabilità. Pur non conoscendo il funzionamento del patto, non ci sembra che questa possa esserne la logica. Oggi, molti operatori (amministratori e tecnici), non sono più così convinti del nuovo PSC e quindi chiedono aiuto alla Regione per sbloccare una situazione difficile, compromessa anche dall’andamento economico e della mancanza di soldi da parte di moltissimi cittadini. Un altro caso che, in realtà, ha già fatto molto discutere (ma il danno erariale spaventa molti amministratori) è la pista ciclabile realizzata a Viserbella. L’opera in se è sicuramente meritevole di interesse, ma la sua realizzazione non sembra essere molto indovinata. Oggi le copiose precipitazioni nevose ci hanno consegnato quasi un abbondante marciapiede bianco che si estende per una metà della carreggiata. Va da se la pericolosità di questa situazione soprattutto per coloro che poco conoscono l’andamento della pista in questo tratto. La neve sta nascondendo i cordoli che possono diventare una vera e pericolosa insidia per chi transita, a piedi ed in auto, su questo tratto del lungomare.Sempre un anno fa ci dicevano che per dare una soluzione a questa opera erano stati fatti studi per riqualificare (non rimuovere per timore del danno erariale) la pista ciclabile e quindi sarebbe stato possibile sistemare l’area anche con il rifacimento delle fognature e con un arredo urbano di superficie. Costo dell’intervento non ce lo ricordiamo ma non è importante visto che se non ci sono i soldi per le opere normali e quindi questa pista ce la dovremo tenere, così come è, per un bel pezzo ancora. 


Fabio Lisi