sabato 4 febbraio 2012

Un Manipolo di Boiardi

Troppa crisi ma anche troppa fretta nella riforma delle pensioni; da un po' di tempo a questa parte non passa giorno senza rimanere a corto di notizie su case, vacanze, soldi insaputamente transitati e gestioni allegre delle casse previdenziali e non solo. Si certo l'allegria era ed è per quel manipolo di alti boiardi che nonostante stipendi da nababbi, poveretti, abbiamo scoperto non essersi potuti neanche permettere l' acquisto dell'abitazione sul mercato privato ma sono stati costretti a pasturare sul mercato pubblico. Le coincidenze della vita certamente qualche volta non aiutano, ma come recita il vecchio adagio quando la fortuna è cieca, per la legge del contrappasso purtroppo la sfiga ci vede benissimo. E a quei poveri sfigati di impiegati ed operai come fantozzi gli è toccata la sfiga! Si sono girati un attimo, e un manipolo di boiardi complice qualche sindacalista, ha dato l'assalto agli enti previdenziali.“Ma noi!” ci hanno raccontato la favoletta che erano finiti i soldi “Ma loro!” come una combriccola del Blasco in pieno centro si sono pappati tutti gli appartamenti più belli. INPDAP, INPS, ENPALS, INPDAI, INAIL, ENPAF, INPGI, ENPAM, ENPAV, ENPAIA e chi ne ha ancora qualcuno lo metta pure perché sbaglieremo di poco nello scoprire che ogni ente da previdenziale si è trasformato in provvidenziale per almeno un suo boiardo. Ci sarebbe da piangere ma per non far confusione con chi già l'ha fatto come recitava, Dario Fo ci limitiamo a cantare che: “...sempre allegri bisogna stare per non far male al RE e al Cardinale...”. Se per legge si stabilisse che appropiarsi di milioni di Euro altrui non fosse reato in Italia saremmo già in regola da un pezzo.E’ questo infatti a cui puntano i politici fuori e dentro il palazzo vogliono far credere all’opinione pubblica che la crisi non è data dalle loro ruberie ma dal nostro lavoro. Ma che razza di economisti abbiamo avuto in questi anni se i risultati sono stati quelli di far lavoraree gli altri per 40 anni farli morire a 80 e e spedirli in pensione a 70? Il loro vero obbiettivo era ed è abolire di fatto le pensioni per prendersi tutti i soldi e continuare a rubare la nostra fatica. Ci siamo accorti tardi di aver sprecato un sacco di soldi pubblici nel pagare questa premiata ditta, di professori straordinari e ordinari perlopiù tutti imparentati che in tanti anni di servizio non hanno saputo far altro che i Rasputin del potere a suon di milioni. Ora gli spalloni di quel potere ricattano e con l’ultima uscita sull’art. 18 hanno mandato alle banche un messaggio forte e chiaro: Siamo pronti a servire su un piatto d’argento un popolo di schiavi!


nuvola rossa