venerdì 22 dicembre 2017

CS Luigi Camporesi Obiettivo Civico

Approvazione Bilancio.
Premessa Un MP, Member of Parliament, un Parlamentare del Regno Unito, una ventina di anni fa, durante una lezione agli studenti di ingegneria meccanica e aerospaziale disse: "Avete visto in TV le immagini delle discussioni del Parlamento? Che idea vi siete fatti? Banchi vicini, spazi ristretti. Parlamentari che parlano e gli altri della loro parte che lo supportano. Io posso dirvi che è tutta una pura rappresentazione teatrale". Ecco, anche qui assistiamo spesso, anche se solo parzialmente devo dire, ad una rappresentazione teatrale. Non che non avessi idea di ciò che mi aspettava sei anni fa quando sono entrato in Consiglio per la prima volta. E questo perché anche io ero fra quegli studenti, anche se per il Resto del Carlino, quotidiano che ha accompagnato amorevolmente il Sindaco nelle sue esternazioni quotidiane negli ultimi sei anni, e soprattutto durante le campagne elettorali, io non vi sarei mai stato. Peccato che ci si trovi invece in una sede istituzionale. Personalmente ritengo che i cittadini che ci hanno votato meritino altro che non siano le pure e semplici rappresentazioni teatrali. Faccio subito un esempio, riprendendo le parole della Consigliera Frisoni. La consigliera ha parlato dei milioni conquistati con la progettualità per il Parco del Mare a Rimini Nord. Bene, come non notare lo stridente contrasto fra le sue parole e la realtà fattuale? Voglio ricordare che il progetto presentato per la partecipazione al Bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato classificato in 102esima posizione su 120 partecipanti. Non voglio mettere in dubbio le capacità dei funzionari addetti, assolutamente, mi limito a sottolineare che questo scarso risultato è comunque un indicatore. E' sicuramente un indicatore dell'approccio utilizzato e forse anche del fatto che al momento non vi fosse uno staff organizzato e con le necessarie risorse, dedicato alla progettazione per la cattura dei finanziamenti messi a disposizione dalle istituzioni, soprattutto quelle europee. Poi i fondi sono arrivati e allora, come non osservare che il bando era sostanzialmente inutile? Anche se questo, ovviamente, non è responsabilità di questa amministrazione che magari già sapeva si trattava di un bando di facciata e ha pensato giustamente di non impiegare neppure delle risorse umane che avrebbero lavorato per nulla. In ogni caso, si tratta, appunto, di rappresentazione teatrale, e questo ritengo non sia un buon servizio reso ai cittadini, contribuenti ed elettori. La Consigliera ha poi parlato di riduzione del debito. Nessuno mette in dubbio che l'Amministrazione abbia intrapreso delle azioni per la riduzione del debito. Allo stesso tempo però, deve essere detto ai cittadini che il debito è aumentato. Se da una parte il debito negli ultimi anni è stato ridotto di 40 milioni, dall'altra è stato aumentato di decine di milioni impegnati per il PSBO, il Piano di Salvaguardia della Balneazione. Semplicemente, non si dice che questo debito, piuttosto che essere iscritto a bilancio, compare come debito a carico dei riminesi direttamente nella bolletta dell'acqua. Si potrebbe poi sostenere che questo debito può essere considerato "virtuoso", visto l'impiego in infrastrutture. Allo stesso tempo però, come non osservare che i lavori per 154 milioni di euro sono stati assegnati in modo diretto ad HERA, fatto che sarebbe indegno anche nella retorica Repubblica delle Banane? Come non domandarsi se avrebbero potuto esservi risparmi per decine di milioni di euro, andando a bando? Con gli esempi di teatro consigliare mi fermo qui. Una critica al Sindaco sul metodo Passo adesso ad una critica sul metodo che si utilizza per la comunicazione ai cittadini. E voglio parlare di Strategia. Cosa è. "Una strategia è la descrizione di un piano d'azione di lungo termine usato per impostare e successivamente coordinare le azioni tese a raggiungere uno scopo predeterminato. La strategia si applica a tutti i campi in cui per raggiungere l'obiettivo sono necessarie una serie di operazioni separate, la cui scelta non è unica e/o il cui esito è incerto. La parola strategia deriva dal termine greco στρατηγός (strateghós), ossia "generale"." Queste parole sono tratte dalla voce relativa su Wikipedia. Ecco, magari prima che il Sindaco si lasci andare alla critica a Wikipedia come ha imprudentemente fatto in passato, ricordiamo che Wikimedia Foundation, che sta alle spalle di Wikipedia, ha 300 persone fra staff e contractors, dipendenti e consulenti e migliaia di contributori nel mondo. Passiamo però all'ambito locale. Elena Novelli, da Novafeltria, e Alessandro Giudici da Rimini. Sono docenti alla Cass Business School di Londra in Strategia di Impresa. Cito da riminiduepuntozero: "il ranking del Financial Times è il più diffuso per le scuole di economia e affari. Nelle varie diramazioni della classifica, la Cass Business School è stabilmente da due anni al 37^ posto nel mondo per il suo programma Full Time MBA, quinta nel Regno Unito, prima tra i programmi di un anno a Londra, prima al mondo per il settore di Strategia di Impresa grazie ai talenti italiani e – appunto – riminesi" [R20]. Sorvolo sulla definizione di “Strategic Management”, cioè la Strategia d’Impresa, voglio però fare notare che questa amministrazione potrebbe facilmente approfittare di competenze di eccellenza a livello globale sostenute da talenti locali, in merito alla pianificazione strategica. Perché ho tenuto a dare le definizione della parola strategia? Perché la parola viene abusata e usata in modo improprio in questo Consiglio Comunale. Ma soprattutto, perché se vogliamo aderire alla definizione di strategia nel senso più ampio e corretto del termine, risulta evidente agli osservatori più attenti, che questa Amministrazione non ha una vera strategia per lo sviluppo della città, come invece si tenta di fare intendere da anni. Una strategia degna di questo nome prevede come minimo la redazione di un numero di documenti e la definizione di obiettivi descritti in termini numerici. Per esempio, con l'intervento in Piazza Malatesta degli ambulanti sono stati costretti a restituire le licenze, a diventare dipendenti di cooperative che sono legate in modo sostanziale ai contratti affidati loro dalle partecipate come HERA. Questo fatto comporta a sua volta una perdita in termini economici per gli ambulanti, una perdita per l'economia del Centro Storico, e una perdita per lo stato di salute della democrazia, osservato che trasforma dei liberi commercianti in dipendenti sottoposti a una naturale pressione da parte di coloro che fornisce loro i mezzi di sostentamento. Parte che guarda caso è legata a filo diretto con l'Amministrazione Comunale e il Partito Democratico. Ecco, dove si dichiara, numeri alla mano, che tutto questo sarà controbilanciato da dei vantaggi futuri in termini economici e sociali? Da nessuna parte, in nessun documento. E' evidente quindi che non vi è nessun disegno globale, nessuna strategia degna di questo nome. C'è invece un navigare a vista, una serie di interventi, a volte scoordinati, senza una vera e propria pianificazione strategica. Una serie di interventi, diversi dei quali di dubbia efficacia e dai costi altrettanto dubbi come il caso dei lavori per il PSBO dimostra in modo lampante. Un accenno di pianificazione strategica si è avuto oltre un decennio fa per la realizzazione del Palazzo dei Congressi. Qui in questa sala, il Presidente Cagnoni ha dichiarato che l'obiettivo di presenze per il Palas era di 800 mila unità ridotte in maniera cautelare a 500 mila. Negli anni passati le presenze sono state di 200 mila. Pur nell'errore palese, almeno in questo caso, i numeri ci consentono di affermare, senza tema di smentita che la Pianificazione Strategica, se vi è stata, è stata sbagliata. A fronte della forza e della freddezza dei numeri, questa amministrazione e il Presidente Cagnoni non fanno che reiterare propositi relativamente alla quotazione in borsa, puntualmente annunciata e sempre smentita dai fatti, quotazione sempre strombazzata dalla stampa locale – stampa peraltro sponsorizzata dallo stesso Presidente attraverso Rimini Fiera SpA oggi IEG. La conclusione è quindi che, a dispetto delle parole, non vi è affatto una vera strategia per il futuro della città, ma in realtà solo una serie di azioni fra di loro scollegate e dai dubbi risultati in termini economici e di sviluppo sociale. Dove sono i numeri previsti per l'incremento dei flussi turistici, la loro ricaduta sull'economia generale della città, numeri che devono controbilanciare le perdite dovute, per esempio, agli interventi sulla mobilità della città? Dove sono i numeri che fra qualche anno potranno essere smentiti oppure confermati? Da nessuna parte, mi risulta. Una critica al Sindaco sul merito - Una idea di città Il Sindaco ha sostenuto diverse volte, anche due giorni fa in questo Consiglio, che le opposizioni non hanno una idea di città. Io invece, dopo avere evidenziato la frammentarietà dell'azione amministrativa e la mancanza di organicità degli interventi all'interno di un quadro strategico, voglio anche osservare che nel programma elettorale del Sindaco non c'è nulla di tangibile, solo parole spesso vuote e prive di significato sostanziale nel loro contesto. Nel nostro programma elettorale almeno sono invece presenti diverse idee che hanno o avrebbero potuto avere una valenza strategica. Voglio ricordare alcuni dei punti più importanti: Economia e Lavoro, Sicurezza, Turismo. Il programma è disponibile online, potete leggerlo se lo desiderate. Magari c'è pure da imparare qualcosa, chissà. Per esempio, a proposito della Fiera, era stata proposta una privatizzazione vincolata al mantenimento sul territorio delle manifestazioni per conservare l'indotto e comunque reperire gran parte delle risorse necessarie all'ammodernamento dei lungomari. E questo senza ricorrere a stratagemmi come quello in atto in questo momento e che affiora con le Manifestazioni di Interesse presentate dagli operatori. Piaccia o meno, non si potrà procedere in quel modo senza mettere a bando le aree. In caso contrario, il rischio è quello del singolo ricorso che potrebbe bloccare tutta l'opera. Il Sindaco sembra restio ad accettare i vincoli posti dalle norme, e per certi versi questo è anche comprensibile. Tuttavia, la realtà fattuale dimostra che l'intenzione di eludere le norme quando sono in gioco interessi privati sostanziosi, porta a fallimenti clamorosi, come per il caso del Masterplan Strategico, piano che ha sbattuto la faccia contro un ricorso al TAR, con i diretti interessati che si apprestano ad avanzare ingenti richieste di danni al Comune e ai Consiglieri che hanno votato per l'eliminazione dei loro diritti edificatori. Quindi, facendo pochi semplici esempi, è possibile confutare in modo solare ed ineccepibile la tesi di fondo del Sindaco, che viene ripetuta acriticamente dai Consiglieri di maggioranza. E' forse vero il contrario di quanto viene sostenuto: dal punto di vista della pianificazione strategica, l'opposizione - almeno per quanto ci riguarda - ha presentato degli spunti integrati, mentre il Sindaco ha fin qui navigato a vista, tirato da più parti dagli interessi particolari. Possiamo non ricordare, a tal proposito, il contrasto fra il blocco all'edilizia morente di suo, blocco spesso a svantaggio di imprenditori distanti dal Partito Democratico e invece le concessioni ai potenti di partito, come per il caso del complesso Acquarena? Possiamo non ricordare la negazione dei titoli edificatori per una CMV in Concordato di Continuità, aiutata per così dire a fallire, e le varianti in successione per correre in soccorso ai debiti del Palas? Genericamente, sul Bilancio Il bilancio è effettivamente gravato da minori entrate, nessuno lo ha negato. Tuttavia, allo stesso tempo, come non rimarcare gli sprechi immani che si sono succeduti negli anni? Come non evidenziare le scelte importati assunte in piena crisi economica senza accompagnarle con una opportuna, appunto, pianificazione strategica? Per esempio, non è stato forse questo Sindaco con la sua Giunta a deliberare la spesa per decine di milioni per il TRC, senza mai dare una dimostrazione numerica in merito ai vantaggi presunti che dovrebbe portare? Forse non è stato sollecitato in tal senso? Lo dico per i Consiglieri al loro primo mandato: il Presidente di Agenzia Mobilità Dal Prato, ente attuatore, secondo notizie di stampa del tempo, ha evitato le domande dei colleghi e del sottoscritto rimanendo negli uffici comunali in occasione di un consiglio Tematico sul TRC da noi richiesto. Ha evitato di presentare numeri che dimostrassero l'utilità sociale dell'opera, si immagina perché non ne fosse in grado. E non è sicuramente stato sufficiente sentire ripetere fino alla nausea "Il TRC è strategico" specie da parte dell'Onorevole Petitti, per fare si che sia veramente tale. Ma allora, se l'opera è ingiustificata, anche solo secondo il parere di numerosi esperti del settore, perché il Sindaco non l'ha bloccata? E visto che non l'ha bloccata, non è sua la responsabilità della spesa che comunque rimane a carico del bilancio del Comune? E allora le giustificazioni per i prelievi fiscali aggiuntivi di oggi e di domani sono irricevibili. Sono anche responsabilità del sindaco, non possono essere attribuiti esclusivamente al mutato quadro economico. Potrei andare avanti per molto con esempi che dimostrano i concetti che ho tentato di illustrare ma, credo che sia nostro dovere tentare di essere il più possibile sintetici. Anche questo mi è stato insegnato nell'università che ho citato all'inizio del mio intervento. Quindi qui mi fermo, per ora.
 Luigi Camporesi Obiettivo Civico - Vincere per Rimini