sabato 23 dicembre 2017

L'Ultimo Ponte

Pare che l’ultimo progetto di chiusura al traffico veicolare del Ponte di Tiberio preveda l’apertura di un ponte sostitutivo ad alcuni chilometri da esso e, forse, chi l’ha pensato non ha tenuto conto che i Romani se quel passaggio lo avevano realizzato dov’è, c’era una ragione. La Via Flaminia doveva collegarsi con la Via Emilia e quella strada, per essere utile, doveva passare, necessariamente, in mezzo alla città. Non ho ancora capito per quale motivo non si prenda in considerazione la via più facile e cioè quella che, passando a livello dell’attuale Parco Marecchia, collegherebbe, con qualche decina di metri, il Borgo San Giuliano (Parcheggio Tiberio) alla Circonvallazione Occidentale. Chi aveva pensato a un tunnel sotto l’invaso del fiume aveva sicuramente esagerato per le modalità ma aveva visto giusto per la collocazione. A pochi metri, a monte del Ponte, oggi esiste già un sentiero pedonale che può dare l’idea di dove potrebbe essere realizzata una strada, a raso o anche leggermente sopraelevata, utilizzando tecniche e materiali come se ne vedono sulla grande viabilità. Tenendo conto dello scopo, sono sicuro che la Soprintendenza ai Beni Culturali non avrebbe nulla da dire. Costruendo un nuovo ponte a tre chilometri da quello che, giustamente, si vuole preservare, credo che non si farebbe un buon servizio alla comunità riminese.
Alcide Tosi Brandi