lunedì 18 dicembre 2017

La claque

Da detrattore di lungo corso di questa formula di Capodanno, consiglio di andare sul motore di Mountain View per avere conferma di quello che io già sapevo, solo per ottenere l'algido rigore dei numeri che danno certezza matematica all'ipotesi empirica, al dubbio, al sospetto. E il sospetto che diventa certezza è che il nostro Capodanno non ha appeal sul lato concreto pur pompatissimo dalla grancassa e dalla claque di Regime. Ebbene, guardare lo screenshot in foto per credere: siamo fanalino di coda non solo nel mondo (impossibile competere con la Grande Mela che totalizza 50 milioni di pagine web sul proprio Capodanno), ma signori con tutto questo can can martellante, dispendioso di... "non un capodanno ma tanti capodanno/i diffuso, coesi, identitari", signori!, : noi siamo fanalino di coda addirittura in Regione, dietro anche a Ravenna, pur avendo comunque una discreta tradizione di discoteche, feste etc., prima che entrasse il Comune.  Bologna, che ci decuplica quasi quanto a pagine e l'assessorato regionale al turismo che ha anche in capo la promozione web (e comunque il web fotografa non solo la Rete ma le tendenze nell'insieme), cosa fa, tifa per Bologna e Ravenna perché io non posso credere a questi numeri pur non amando il format del nostro Capodanno!?? Quindi mio parere in sostanza vi è una grande mistificazione dietro questo Capodanno, dai numeri in effetti molto piccoli come dimostrano in modo spietatamente matematico le pagine di google (da prendere certamente con un granello di sale ma che danno indicazioni numeriche) super partes a differenza dei dati diffusi ex post dal Comune di folle oceaniche e alberghi pieni come un uovo. Per come la vedo come già scrissi  non puoi essere Reginetta d'estate e d'inverno, su qualcosa devi cedere e recedere, non puoi esserci su tutto "non ce n'è per nessuno, mai, Pasqua, Natale..." a queste latitudini, quindi non vale la pena che il Comune si prodighi in questa misura snaturando poi la festa coinvolgendo il Parco Marecchia addirittura (!), la Domus etc., in una festa che nella sua essenza è un baccanale d'inverno che bisticcia con la cultura che vuole e richiede tipicamente 18-80 anni per una notte svacco per tutti. Qui risiede per me il flop taciuto, sottaciuto, nascosto ma lasciatevi servire!, del nostro Capodanno sempre più localizzato in centro e in luoghi improbabili per un fine anno, come la Sala del Giudizio del Museo e altri simili. Molto meglio allora, se si vuole archiviare il concertone del passato, quando gli alberghi si organizzavano per un cenone come accade ovunque, discoteche aperte senza la concorrenza del Pubblico come poi afferma il grandissimo Giann'indino, e il Comune che si mette a disposizione ma, attenzione, senza prendere la titolarità della festa lasciandola ai privati e senza esborso di quattrini che passano da tutti a pochi del posto, poi con musicisti e artisti lautamente pagati ma da un anno all'altro sempre più grattachecche con rispetto parlando. Partiamo con De Gregori e finiamo con Silvestri, che pure è un ottimo musicista e insignificanti manifestazioni ovunque, palchi ovunque anche nel parco, per adolescenti inquieti che hanno la loro serata di gloria "volevamo essere gli U2" 
AM
PS Capodanno Rimini 2018: 376.000 pagine web Capodanno Ravenna 2018: 791.000 pagine web Capodanno Bologna 2018: 2.210.000 pagine web Capodanno New York 2018 (in inglese); 44.200.000 pagine web