venerdì 29 dicembre 2017

Differenza di stile

Gennari si oppone alla miliardesima piattaforma Eni di estrazione di gas di fronte a Cattolica, Rimini "resiste in giudizio" per vendersi la salubrità del nostro mare per la bellezza di 13 mln di euro, chiedendo alla controllata del Ministero dell'Economia di versarci l'IMU una cosa che per me non farà, anzi farà soltanto arricchire il legale incaricato dal comune che si occuperà della cosa. Le piattaforme, quelle lucine che si vedono di sera o quelle strutture che si vedono nelle giornate di Libeccio e aria molto secca in lontananza, non sono 20 come si dice ma molte di più almeno il triplo fra Ravenna e Fano con massima concentrazione a Cesenatico ma massiccia presenza anche... indovinate dove? Ora grossi esperti al di sopra di ogni sospetto come il Nobel Rubbia sostengono che il gas sia la fonte energetica migliore, il minore dei mali ma dati dicono 1) che quasi tutto il gas che si estrae in Italia terra-mare si estrae nell'altro Adriatico; 2) che questo gas copre soltanto il 10% del nostro fabbisogno. Davanti a Rimini e provincia ci sono oltre 20 piattaforme non 2-3!, dimostrato inquinamento di mitili ma non è solo questo. Come si può pensare di fare turismo balneare con 20-30 piattaforme davanti!? Come dire estrarre petrolio... in Val Badia! Quindi come sempre da noi si pensa a far cassa, credo che anche Gennari avrebbe potuto brindare per introiti improbabili ma possibili su Eni, ma preferisce rifiutare dire no grazie se la legge glielo consente vedremo. Noi mettiamo sulla battigia le foto del fondale come si presenta al largo... poi non ci curiamo di queste schifezze che poi per il 70% sono privati (essendo solo il 30% di Eni in mano pubblica) che ci fanno soldoni sull'inquinamento, la subsidenza etc. Non voglio banalizzare e fare un bignami di questioni così complesse e di cui non ho competenza scientifica ma quello delle piattaforme è un enorme problema sottaciuto col mare inquinato di liquami ti prendi la cagarella con l'inquinamento griffato Eni ti prendi il cancro e questo è stato dimostrato come è stato rilevato che controllore e controllato in effetti coincidono! Senza dire delle ombre che gravano su Eni da Mattei a Cagliari a cose che riguardano noi come l'esplosione della piattaforma Paguro, mi pare proprio l'anno della morte di Mattei, avvenuta a Ravenna e che bruciò per giorni una specie di Chernobyl ante litteram e in formato bonsai ma che tuttavia per me ha lasciato il segno anche se ora la spacciano per sito di escursioni subacquee. Tutte le piattaforme, come si sa, hanno un ciclo di vita e non è che dopo le smontino. Lasciano tutto lì e diventano siti per subacquei ma per me c'è molta mistificazione, manipolazione, disinformazione su questi temi troppi interessi, e comunque resta il fatto che l'estrazione di gas davanti a siti turistici come subiamo sarebbe da evitare soprattutto se ha rilevanza minima rispetto a un'autonomia delle fonti energetiche ma arricchisce perlopiù gli azionisti e squalifica il nostro turismo e soprattutto danneggia l'ambiente. Mettersi contro i petrolieri e simili è un suicidio per ogni politico, quindi tutti zitti, salvo Gennari. E si vuole fare la riviera d'Europa con 100 piattaforme, capirei 2-3, ovvio che la nave da crociera sta alla larga come andare a respirare aria buona nei pressi di un'inceneritore!
 M.A.