lunedì 9 agosto 2021

Doppia Faccia

Il sinonimo della doppiezza politica, double face, perfino giornalistica è il Movimento 5 Stelle. La concessione in comodato di una quota grillina, certificata dalla piattaforma che non sbaglia un desiderio, certifica la fine ingloriosa di una rivoluzione promessa. Lo ricordo ancora: esiste in Europa un paese come il nostro che "chiuso" da due anni, non ha trovato tempo e Draghi per votare un nuovo governo? Sono la forza parlamentare maggiore. Vi sembra giusto? La propaganda è passata dall'incensamento di Giuseppi a quello quasi olimpionico di SuperMario. Rimane sempre Salvini da offendere. Fico e Di Maio rilasciano dichiarazioni tranquillizzanti verso il governo, mentre il ciuffo dell'avvocato del popolino si ribella e vuole fare una campagna elettorale (?) contro le riforme approvate. Secondo il "suggeritore" Travaglio quella della giustizia è indispensabile, lo dice anche il maestro Davigo. Pensate se l'avessero fatta davvero. Firmate i referendum, due volte. Pensate che la "terza" carica dello stato si chiama Fico. Quando mai ricapiterà una roba simile? Anche a Rimini i quattro rimasti per caso sotto il gazebo, sono divisi tra le avances del Pd alla ricerca di una lista da 15 voti ed il "copincolla" che non ha ancora deciso cosa..copiare. La Lisi ha creato una bel casino, però solidale. Gli amici ciellini, che osservavo presenti ed attenti alle evoluzioni della Mia Lista Paesani, sono spariti in attesa di una proposta migliore. Il calcio mercato è cosa seria al confronto. Daremo la colpa al virus. Hanno tirato troppo la corda del terrore sotto tutte le forme. Non hanno però alternative a Speranza. La finale elettorale si giocherà tra garantiti e sbarcati, contro il resto della città che lavorava, produceva, divertiva ed innovava. Eravamo la capitale di tutto, non delle ridicole feste hawaiane. Una pena vedere sul carro bestiame la nostra politica di maggioranza che sculetta allegramente sul lungomare, stupidamente progettato e purtroppo quasi finito ma sempre da rifinire. Il problema drammatico dei giallorossi è come eleggere Letta e Giuseppi. Per il primo hanno pensato all'ennesimo salvataggio (miliardario) del Monte dei Paschi e Debiti, per l'altro stanno cercando un sicuro seggio romano. Non lo trovano per l'immondizia e cinghiali.