lunedì 16 agosto 2021

La Rivolta

Perfino i magistrati si rivoltano contro il Green Pass. Povero Pd non ne azzecca una. Letta è la dimostrazione, mentre la controprova casalinga la possiamo osservare a Rimini. La sconosciuta candidata a vice sindaco di Jamil, esperta tibetana ma poco amante delle piscine gassose inventate da Gnassi, ha "sparato", alzo zero, sull'ultima (demenziale) opera di legislatura, calante. Una dimostrazione dell'unità d'intenti che il volenteroso giornalista, inviato personale del Carlino, dovrà enfatizzare, secondo accordi ormai decennali. Ora o mai più, dovrebbe essere il motto dell'opposizione, sicura di essere finalmente maggioranza. Solo a Paesani hanno consigliato di abbassare decibel e post. Sto maturando una interessante esperienza nelle vesti di collaboratore di una lista avversa al potere dominante. Il mio cachet è molto più abbordabile di quello dei professionisti dell'inciucio. Un calice di vino..Santini. Nessuno ricorda che il sottoscritto è stato il più votato nella "Rosa nel Pugno", la prima aggregazione composta allora da radicali, socialisti e non solo, contro Ravaioli-Melucci. Siamo nel lontanissimo 2006. La mia lettera di dimissioni dalla giunta, potrebbe essere pubblicata oggi dalla stampa di regime. Conteneva i germi che hanno invaso la città. Allora essere contro il potere interpretato (bene ) da Melucci per il partito, era una pericolosa bestemmia. Santi faceva già il segnaposto. Al Pd rimangono due giornali e qualche blog, con lo stampo editoriale più ciellino che curiale. Anche la grande invenzione di Don Giussani si è frastagliata. Sono in confusione politica dettata dalle scelte da compiere. Sono probabili novità rivoluzionarie. Il centrodestra si è aggregato, con qualche difficoltà e pigrizia dovuta ai 70 anni passati nella comoda opposizione. Governare una città in rapido declino etico, sociale, economico e ..culturale sarà durissimo. Scelte anche impopolari come le decisioni sul comparto turistico, spiaggia compresa, saranno i primi atti da compiere. Le delibere di Jamil? In dieci anni di gregariato non ha imparato nemmeno a fare il..vigile. La percezione della sicurezza la intuisci percorrendo i lungomari. A lui manca l'autorità politica che Gnassi ha però interpretato a modo suo. Chi è il successore? Di quale investimento ha goduto? Miscuglio di velleità e promesse irrealizzabili. Almeno il Principe, ha disegnato i destini commerciali della città, seguendo una precisa dettatura. Scelta disastrosa per il piccolo commercio a cui volete regalare le targhe ricordo. Il candidato di Gnassi, ha detto (grazie) che non c'è più spazio per la Grande Distribuzione. Sono sazi. Avete riesumato anche PIccari? Faccio presente, amichevolmente che quando scrive, si porta sfighe anche personali. Però pensa di essere spiritoso. Non è il solo. Fatelo scrivere. 
PS Mi ha dedicato la foto di copertina, un riconoscimento gradito. Volevo solo sapere però in che corrente sta navigando ed avvertire del pericolo.