giovedì 5 agosto 2021

Rancore

Dopo il soprammobile siamo alla rancorosa. Il trattamento piddino contro la Goria Lisi sta usando modalità sperimentate in tanti anni di battaglie berlusconiane, salviniane e giudiziarie con l'aiuto dei Palamara, finite gloriosamente nelle mutande arcobaleno. Non sono ancora arrivati a queste accuse, mentre Gnassi ed il successore, si esibiscono sul lago di Tiberio, in una appassionata lap dance elettorale, nel tripudio orgasmico della folla presente. Dalla scuola di partito a quella di ballo, direbbe il giornalista, sempre molto critico nei confronti dell'ormai ex sindaco. I due giornali erano sintonizzati contro la Lisi, "ribelle" della solidarietà. Una silenziosa interprete, ma garante di un patto curiale cooperativistico che ha permesso una solida maggioranza. I grillini sono il due di coppe della politica cittadina. Trattati come i fans di Trump che avevano assaltato il palazzo del potere. A Rimini sono guidati da Croatti, al cui confronto il "governista " Di Maio, è un sabotatore. Oltre al montaggio del gazebo deserto, non sanno fare niente. Copincolla ma cosa? A mettere pace tra i litiganti della presunta sinistra ci ha pensato Filippo Sacchetti, segretario provinciale confermato dalla Parma. Con educate e calme espressioni, ha rivolto alla Lisi concilianti proposte: voleva la poltrona, ma la ripicca non vincerà. Così secondo i due giornali d'accompagno piddino, negli ultimi giorni della Rimini vestita di Rosa Gnassi, si consumano, in piena armonia, le candidature. Il centrodestra però non ha ancora deciso, a Roma, il candidato unitario. Siamo, al momento, a Ceccarelli con il "nostrano" Paesani. Secondo il parere di molti sono più che sufficienti per portare il Carlino al ballottaggio. Però se arrivano aiuti sostanziosi e leali, il primo turno diventa possibile ed augurabile. Tutto il resto sono bugie come i pienoni.