martedì 31 agosto 2021

La Kabul del Pd

Stabilite le regole che valgono per questo mese, per cui chiudono le discoteche di Indino, ma se inauguri alla presenza di Bonaccini e Gnassi, un pezzo di un pezzo di lungomare, puoi fare le ammucchiate. Non prendete Rimini come esempio. Il regime instaurato dal Pd nella nostra regione gode di uno status privilegiato, ma sproporzionato rispetto alla reale forza. Lo ha costruito nel silenzio ed assenso dei compagni, aiutati dai sempre presenti democristiani o solo demo. Un lavoro costante premiato con impieghi, professioni, incarichi che vengono tramandati di padre in figlio come (una volta) alle poste. Le difficoltà che il centrodestra ha trovato, spesso cercato, per arrivare a Palazzo Garampi, lo testimoniano. I bandi non esistono, possono cambiare perfino un ombrellone. Hera impera con uno sciame di cooperative. Il gas anche. Anthea è una piccola contea del verde. Saliamo di grado e censo: Fiera Cagnoni. Un grande, rispetto ai pigmei che stanno sulle poltrone del commercio per Gnassi o del turismo sparito, ma gridano ancora al pienone d'agosto. Poco importa se ha fallito un Palas. Rimane la stampa. Abbiamo due giornali che secondo uno spending review anche familiare, dovrebbero unificarsi. I blog sono peggio: turiboli per incensare Gnassi. Trasformato in nebbia che sgorga dalla piscina dei miracoli felliniani. Ci hanno ingessato e rinchiuso per non farci votare. Il covid prima e Draghi adesso. Cosa hanno in comune? Alibi per mantenere la presunta democrazia parlamentare. Giorgetti della Lega, sembra abbia iniziato il cammino per il Quirinale. Non ci sono altri candidati. Mario Draghi in questo momento è onnipresente e facente. Rimangono però le angustie piddine. Il prossimo presidente viene eletto da un parlamento come improbabile rappresentante del popolo? Le elezioni, unica parvenza democratica, dopo la lettura del verbo di Repubblica, arrivano seconde. La stampa legata al carro piddino ha già emesso segnali di paura. Volete mandare al potere ex, post, fascisti? Se mantengono al governo Letta, allora sono sdoganati, se diventano sicuri vincitori, meglio Draghi di niente. Il minore dei mali, con Bianchi, l'azzolino senza rotelle e perfino la Lamorgese, piuttosto di un Salvini&Meloni al comando. Chi pretende un percorso democratico è definito sabotatore. Però la Nipote di Melucci è capolista del Pd a Rimini. Premio meritato per una mobilità insostenibile. 
PS Lo Stadio lo fa Paesani, senza lo slow manager Brasini