Osservo sempre il comportamento della propaganda, definibile, con leggerissima approssimazione, piddina. Ha quasi dimenticato la guerra che ha preso una svolta che richiederebbe una verità impossibile. Ho già sostenuto, senza trovare dissensi in Chiamami Melucci, il sorprendente covo (riminese) radical chic che, sembra, abbia ordini potenti e commerciali che impediscono il libero mercato. Si rifanno con i bagnini, diventati, improvvisamente, i nemici della concorrenza che non vogliono nella distribuzione grande. Posizione incomprensibile per una categoria che vi ha permesso di governare, almeno negli ultimi dieci anni. Però il blog di Melucci, s'accorge che il nuovo governo, oltre ad averli democraticamente cacciati nella sterile opposizione, infarcita da strane esperte della moda trasandata, sta occupando tutti gli spazi che il regime piddino aveva trasformato in comode poltrone. Denuncia, adesso, l'inflazione che galloppa per le stupide e soprattutto inutili sanzioni, Rincara il carrello della spesa possibile solo dove vogliono. Continua l'incessante travaso di voti e personaggi. Hanno, tutti, la possibiltà di scegliere diversi schieramenti ed infiniti incarichi. Attorno alla 3 cittadinanze, con quella italiana, come riserva necessaria, rimarrà il manipolo dell'antagonismo, difficilmente catalogabile, secondo i generi della normalità. Pur essendo ormai portatori di sfighe consolidate, hanno anche quella dell'ennesima "resurrezione" di Berlusconi. Il suo intervento da remoto sanitario, ha ricompattato la coalizione. Ha ragione, senza di lui è un governo di destra, più facilmente aggredibile il 25 aprile. Rimangono i corifei televisivi ed i cori razziali udibili solo allo Stadium juventino. Il calcio di Gravina, è lo specchio fedele del paese. Ha vinto il Napoli SSC, non la città e nemmeno Maradona. Non è stata la Mano di Dio ma quella di Giuntoli ed un pò Spalletti. Foto: Contestata a Bologna
massimo lugaresi